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Eder: ''Scudetto difficile. Con la Juve, sacrificio e coraggio. Su Soriano...''

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Corriere dello Sport

"L'assenza di gol? L'anno scorso con la Samp ho passato undici partite senza segnare, ma la squadra andava bene e il mio digiuno di gol veniva mascherato dai risultati. Quello che non è successo finora all'Inter: il risultato incide molto sui giudizi. E' un periodo, può capitare. Soprattutto dopo 24 partite e 12 gol. Non mi dà fastidio perché, ripeto, quello diventa un aspetto marginale se la squadra gira". Il concetto viene ribadito da Eder anche al Corriere dello Sport. Ecco qualche passaggio dell'intervista dell'oriundo al quotidiano romano. 
 
Per Eder non è una questione di moduli, il gol che non arriva? 
"Direi di no, piuttosto ero consapevole delle difficoltà iniziali che ci sono nel cambiare squadra a gennaio. Ambiente nuovo e modo di giocare diverso. All'Inter ho iniziato mantenendomi largo, il mister ha cambiato diversi moduli ma non credo lo abbia fatto per me. Nella Sampdoria sono partito col 4-3-1-2 e strada facendo si è passati al 4-3-3: facevo l'esterno del tridente con Muriel o Cassano punta. Quindi nessun fastidio a giocare più verso la fascia. Non sono uno che sta fermo tutta la partita, aspettando il pallone giusto per segnare". 
 
Domani sera il derby d'Italia: serve l'assetto da battaglia. 
"Andiamo a Torino per guardare la Juventus dritta negli occhi. Niente soggezione, bisogna giocarsela altrimenti saremmo già sconfitti in partenza. Invece abbiamo qualità. Ci vuole una partita di sacrificio e coraggio. Affrontiamo una squadra che è davanti perché ha sbagliato meno di tutti". 
 
Eder e Icardi, insieme, una scoppola alla Juve l'hanno già rifilata, tre anni fa ai tempi della Samp. 
"Speriamo porti bene, di certo è una partita stimolante per tutti. Icardi è cresciuto tanto, già ai tempi della Sampdoria si capiva che era in grado di sfondare". 
 
Bianconeri sfiancati dall'impegno europeo col Bayern: un motivo ulteriore per sperare nei tre punti? 
"Non più di tanto, nel senso che la Juve è abituata a giocare su due fronti. L'anno scorso ha vinto lo scudetto ed è arrivata fino in fondo anche in Champions League. Il discorso non cambia, loro sono fortissimi lo stesso. Quindi bisognerà moltiplicare le energie. A loro toglierei Barzagli". 
 
L'importante adesso, per l'Inter, è non lasciarsi sfuggire di mano gli obiettivi della stagione. 
"Lo scudetto ora è difficile, restiamo concentrati su quanto prefissato dalla società ovvero il terzo posto". 
 
In settimana, a sponsorizzare Eder con parole d'elogio si è messo nientemeno che Ronaldo... 
"Mi ha fatto molto piacere la stima che ha per me. Del resto, Ronaldo è il mio idolo da sempre. E in carriera ha vinto abbastanza da poter considerare autorevole quello che dice". 
 
Da Genova in direzione Inter si è mosso Eder e non Soriano: per lui se ne riparla a giugno? 
"Non lo so, però Soriano è un giocatore straordinario. Alla Sampdoria l'ho visto crescere: sa interpretare bene le due fasi. Dovessimo prenderlo, sarebbe un grande acquisto". 
 


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