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Entusiasmo, alto ritmo e le difficoltà del sintetico: occhio al Novara

di Alberto Casavecchia

L’Inter che vuole ripartire e risalire la china in classifica si affida la modulo 3-5-2 e al tanto invocato Giampaolo Pazzini, solo 72 minuti stagionali tra Supercoppa Italiana e Champions e con nessun minuto giocato in Serie A, e a Diego Forlán. Ci vorrà tutta la voglia del bomber di Pescia, tutta la sua forza e tutta la fantasia e la classe dell’uruguagio per scardinare la difesa del Novara, squadra che giocherà sulle ali dell’entusiasmo per l’esordio casalingo. Sono 55 anni che il ‘Silvio Piola’ non vede andare in scena l’Inter, l’ultima volta, nella prima stagione sotto la presidenza di Angelo Moratti, e i novaresi cercheranno di sfruttare l’entusiasmo che una partita del genere reca con sé, per cercare di disputare una grande gara e incamerare punti salvezza.

Non sarà una gara semplice per l’Inter questa sera. Il Novara, un punto in due giornate, è una squadra organizzata, quadrata dal lavoro di un tecnico espero come Tesser, che nelle gare contro Chievo e Cagliari (due trasferte) ha mostrato una buona organizzazione di base, rendendosi pericolosa con i suoi uomini più rappresentativi, da Rigoni sino al giapponese Morimoto, che questa sera con Mazzarani, assisterà l’ex nerazzurro Meggiorini. Fattore da non sottovalutare anche il campo sintetico: se è vero che favorisce le squadre che hanno maggiore tasso tecnico (in questo i nerazzurri sono superiori) è pur vero che il pallone scorre a una velocità maggiore e di questi tempi, data la scarsa forma e tenuta fisica nei novanta minuti dei giocatori di Gasperini, le alte velocità possono metterli in difficoltà.

Servirà una grande prestazione per battere un Novara agguerrito e voglioso di fare bella figura contro i Campioni del Mondo, tenendo da subito un alto ritmo per sorprendere un’Inter che ha estremo bisogno di punti.


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