Eto'o: "All'Inter prendevo tanto, vi spiego la verità sull'addio. E ora..."
Torna a parlare del suo trasferimento in estate all'Anzhi Samuel Eto'o, in un'intervista concessa ai microfoni dell'emittente radiofonica francese RFI. Rispondendo alle domande del giornalista Alain Foka, il centravanti camerunese si difende da chi lo accusa di aver abbandonato il calcio dei grandi per un mero interesse economico. Ecco quanto raccoglie FcInterNews.it: "Dopo le vittorie ottenute ho voluto cambiare aria ripartendo da zero. Gioco ancora al top, forse ho perso un po' di visibilità, ma continuo ancora a divertirmi. I soldi? Anche all'Inter avevo un grosso stipendio, ma ho scelto quest'avventura per dimostrare ai giovani che mi seguono - mi riferisco ai calciatori africani - che anche uno di noi può arrivare a diventare il giocatore più pagato al mondo. Vedo ormai che i giovani dell'Africa hanno rinunciato ad avere grandi sogni e tengono una visione molto limitata della vita. Hanno paura del futuro. Sento che il mio progetto all'Anzhi possa ispirare molti.
Sono venuto qui - spiega il Re Leone - per portare in alto questo club, per farlo partecipare alle coppe europee in modo da uscire fuori dall'oblio. Non può accadere in un anno, mi sono preso il mio tempo e ci tengo a rimanere per i miei tre anni di contratto. Sono in un club che nessuno conosce, amo il rischio e l'avventura. Arrivare in Europa sarà la mia più grande vittoria. Nel calcio non c'è magia, lo Zenit ha vinto l'Europa League nel 2008, significa che in Russia ci sono persone che conoscono benissimo il calcio. È vero che fa freddo e che sembra un posto lontanissimo, eppure è a due ore e quaranta minuti di volo da Parigi...". Riguardo all'ultima eventuale tappa della sua carriera, Eto'o aggiunge: "Io rimango lo stesso ragazzo di quindici anni fa. Non so quando ma tornerò a giocare al Maiorca, dove è iniziato tutto il viaggio e dove mi auguro possa concludersi felicemente".