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Eto'o ci crede: "Scudetto? C'è ancora il derby. Su Mou e Benitez..."

di Guglielmo Cannavale
Fonte: Telefoot (traduzione FcInterNews.it)

Samuel Eto'o si racconta. Il grande campione, che sta trascinando l'Inter in questa stagione, parla di tutto, a partire dallo scetticismo della sua prima stagione all'Inter: "Chi l'avrebbe mai detto quando sono arrivato all'Inter che avremmo vinto cinque titoli alla fine dell'anno? Nessuno! Ci sono state molte difficoltà, ma alla fine siamo stati tutti contenti". Un triplete, il secondo consecutivo per il camerunese, che da sogno è diventato realtà.

Eto'o arrivò all'Inter nell'estate del 2009, in uno degli scambi di mercato più clamorosi degli ultimi anni. Momenti che il camerunese ricorda così: "Sono stato obbligato a lasciare il Barcellona, con mia grande sorpresa. Poi però ho trovato l'Inter, nonostante molti club mi cercassero. All'inizio l'adattamento non è stato facile. Sono stato anche in panchina per un mese, in dieci anni di carriera non mi era mai successo! Davo sempre tutto quello che potevo, ma la situazione era diventata insostenibile. Allora parlai con Mourinho, che mi disse con sincerità cosa si aspettasse da me. Lui mi schierò titolare a Catania e mi disse: 'Ora so che possiamo vincere tutto, perché ho il giocatore che mi mancava'. E, come per un miracolo, abbiamo vinto tutto". 

Dopo la partita di Catania, ricordata da Eto'o, l'Inter andò a Londra per giocare contro il Chelsea, partita decisa proprio da un gol del camurenese. Fu il suo ultimo gol in Champions, visto che Eto'o giocava largo sulla fascia: "Ho giocato in una posizione che non era la mia, ma sono stato felice di farlo dopo il discorso che mi aveva fatto Mourinho. A volte non è stato facile, ma io ho dato sempre il massimo in ogni partita".

Il Camerun ha deluso al Mondiale sudafricano e alcuni hanno accusato Eto'o di aver giocato male. Lui risponde così: "C'è stata disonestà da parte di certe persone. Io non so se sono un grande giocatore, ma so di aver avuto una grande carriera, lo dico con umiltà. Ho vinto con il Maiorca, con il Barcellona e con l'Inter. So cosa vuol dire vincere e come si vince. Quindi, a chi mi accusa di aver rovinato il Mondiale del Camerun, io rispondo che avevo tutto per vincere la Coppa del Mondo. Dopo la stagione che ho fatto con l'Inter, arrivando ai quarti del Mondiale, avrei potuto anche vincere il Pallone d'Oro. Ho sognato di vincere perché questa Coppa del Mondo era davvero aperta".

Eto'o ripensa all'addio di Mourinho: "E' un momento che ho vissuto con grande tristezza. Avevamo fatto un grande anno con lui e avrei voluto farne un altro. Dopo l'annuncio della sua partenza ho parlato con lui, ma non perché volessi convincerlo. Sentivo che lui era motivato per questa nuova sfida. E lui ama le sfide. Di fronte ha forse il più grande Barcellona di tutti i tempi, ma è ancora in corsa su tre competizioni e gli auguro di arrivare in fondo". 

Mourinho è stato sostituito da Rafa Benitez. Eto'o parla così dell'allenatore spagnolo: "Non tutto è andato male, ha comunque vinto due titoli in cinque mesi. Nonostante tutto quello che si può dire, ha vinto". Ma anche Eto'o è entusiasta del nuovo allenatore: "Ora siamo con Leonardo, che parla tutte le lingue e capisce i problemi dei giocatori. Un calciatore vorrebbe allenarsi poco e giocare tutte le partite, ma Leo ha un discorso giusto per ogni situazione".

Eto'o non molla lo scudetto: "Siamo a soli 5 punti dal Milan e c'è ancora il derby da giocare. Penso che il campionato sarà combattuto fino a due o tre giornate dalla fine". Stessa fiducia in vista del Bayern: "A San Siro non è andata bene perché abbiamo perso, ma tutto è ancora possibile. Ma non sarà facile perché affronteremo una squadra molto forte come il Bayern. Ribery? E' stato eccellente a Milano, spero che ritrovi presto la nazionale francese".

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