Eto'o, Ibra, Benzema: Sir Ferguson può sbloccare il valzer dei bomber
Samuel Eto’o si trasferisce al Manchester United, dove prende il posto di Cristiano Ronaldo. Il Barcellona, con i soldi incassati dalla cessione del camerunense, sferra l’attacco decisivo per Ibrahimovic e accontenta le richieste economiche dell’Inter. Moratti, con il denaro derivante dalla cessione dello svedese, va in Francia a prendere Benzema. Per la gioia di tutti, che riempiono le caselle vuote e rendono felici i giocatori in ballo. Sarebbe la conclusione più scontata del più ingarbugliato intreccio di mercato della storia del calcio, che potrebbe muovere cifre altrettanto folli come quelle sborsate da Florentino Perez. Ma la realtà non è poi così semplice, se è vero che l’ago della bilancia di tutto il sistema, Eto’o, non sembra tanto convinto di fare le valigie e potrebbe bloccare le strategie di mercato di Manchester United, Inter e Barcellona. Il club catalano ieri ha fatto sapere che Ibra è di suo interesse, ma prima bisogna conoscere il futuro del camerunense. Il quale, se decidesse di onorare il proprio contratto con il Barça, oltre a metterlo in seria difficoltà porrebbe un freno ai desideri di Ibrahimovic di trasferirsi in Spagna. Solo Ferguson, con il suo potere di convincimento, può sbloccare tutto.
Ma le parole non basteranno, servirà un bell’esborso economico (tanto oggi allo United i soldi non mancano di certo…). Non tanto per il cartellino (una ventina di milioni potrebbero accontentare Laporta), quanto per l’ingaggi chiesto dal bomber. Dal momento che i Red Devils non hanno un tetto salariale, potrebbero persino dirgli di sì. Dando vita al valzer delle punte, che porterà Ibra al Barça per una sessantina di milioni e Benzema all’Inter per circa 40. A meno che Ferguson, valutate le difficoltà di arrivare a Eto’o, non scelga la strada più semplice e si butti direttamente sull’attaccante del Lione, tirandosi fuori così dal valzer delle punte con gli altri due club in corsa a bocca asciutta e bloccati nelle loro inamovibili posizioni. Non resta che attendere i prossimi sviluppi, e non ci vorrà poi molto, dal momento che nessuna delle società sopra citate vuole trovarsi ancora con dei punti interrogativi alla riapertura della stagione agonistica.