Fabbian: "L'Inter un passaggio fondamentale della mia carriera. Obiettivi? Far bene con Bologna e U-21"
"La Nazionale azzurra è un motivo di grande orgoglio per me, è uno degli obiettivi massimi per un calciatore. Quando vengo convocato è sempre bello, cerco di onorare questa maglia". Comincia così l'intervista rilasciata da Giovanni Fabbian a Vivo Azzurro TV.
"Il calcio è sempre stata la mia più grande passione e rappresenta la mia famiglia, mio nonno e mio padre mi hanno trasmesso l'amore per il gioco - ha spiegato il centrocampista del Bologna e dell'Under 21 azzurra -. Mio padre mi sostiene sempre, mi viene a vedere in tutte le partite. Quando vado a casa del nonno, i discorsi cadono sempre sul calcio. Lui è orgoglioso di me".
Gli inizi fino all'arrivo in Serie B, passando dall'Inter.
"Ho cominciato a 4 anni, nella scuola calcio del San Domenico Savio. Il divertimento è alla base dello sport. A 16 anni sono arrivato nel Settore giovanile dell'Inter dopo otto anni di Padova, è stato un passaggio fondamentale della mia carriera perché mi ha dato la possibilità di crescere e conoscere un calcio diverso, quello professionistico. L'anno alla Reggina è stato bellissimo, ho conosciuto persone fantastiche lì. Voglio tornarci appena ho tempo. E' stato un anno di grande formazione a livello calcistico grazie anche al mister Pippo Inzaghi che mi ha aiutato veramente molto: è stato fondamentale. E' un'esperienza che porterò dentro di me".
Il primo anno al Bologna.
"Abbiamo fatto una stagione incredibile, nessuno se l'aspettava così. Abbiamo fatto qualcosa che non accadeva da tanto tempo, abbiamo sentito l'affetto della gente. Non dimenticherò mai quella stagione".
L'amicizia nel calcio.
"Ho molti compagni a cui sono legato, è il bello di questo sport. Cesare (Casadei, ndr) è uno di quelli, lo rivedo in Nazionale dopo gli anni all'Inter. Cito anche Gnonto e Zanotti, ragazzi con cui ho condiviso una parte di carriera. E' sempre bello raccontarsi gli aneddoti".
La prima chiamata in azzurro.
"Avevo 15 o 16 anni, mi ricordo ancora quel momento: fu una gioia incredibile. Sapevo che sarebbe stata lunga".
Gli obiettivi.
"Sono una persona che tende a prefissarsi gli obiettivi passi dopo passo, non mi piace farlo a lungo termine perché credo che sia giusto godersi il presente. L'obiettivo è fare bene con la maglia del Bologna e con quella dell'Under 21, con cui sogno di vincere l'Europeo del 2025. E' un torneo a cui ci stiamo preparando da tempo, questo è il sogno nel cassetto".
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