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Farris: "Bravi a riprendere la partita, creati i presupposti per vincerla. Lautaro è un capitano in campo"

di Christian Liotta

Un brutto primo tempo, una ripresa più determinata e l'Inter esce dal Maradona con un punto strappato al Napoli che le permette di mantenere per il momento il primato in classifica. Questo il primo commento di Massimiliano Farris, che oggi ha preso il posto dello squalificato Simone Inzaghi, ai microfoni di DAZN: 

Prestazione con un po' di difficoltà specie nel primo tempo, poi nella ripresa si è svegliata la squadra e per poco non la vinceva. Che valore ha questo punto?
"Il secondo tempo la dice lunga sulla mentalità di questa squadra. Nel primo tempo ci hanno messo sotto, hanno trovato un grandissimo entusiasmo spinti da un grande pubblico. Siamo stati bravi a cercare di vincerla spegnendo la loro volontà e l'entusiasmo dei tifosi. Va bene il punto però abbiamo creato anche i presupposti per vincerla. Il cambio tattico a cinque ha dato un segnale di arretramento, noi avevamo ancora benzina. Noi avevamo giocato il derby e la Coppa Italia, loro hanno avuto tutta la settimana per preparare il match. Non discutiamo il rigore, noi siamo stati bravi a riprenderla anche con un'ottima gestione del pallone".

Su Dumfries e il centrocampo in vista delle prossime partite.
"Le assenze di Barella e Brozovic ci agevolano per le rotazioni, visto che riposeranno prima uno e poi l'altro. Dumfries è arrivato da un altro campionato ed è stato etichettato come un giocatore in difficoltà, invece il ragazzo si è applicato nella lingua, negli schemi e nel voler personalizzare i suoi movimenti. Mi fa piacere che Pazzini abbia usato 'mentalità' e 'consapevolezza' che sono termini importantissimi".

Primi cambi all'82esimo, c'è un motivo?
"La squadra stava gestendo bene. Poi con lo staff valutiamo sempre le situazioni. Sanchez ha aspettato almeno cinque minuti prima di entrare, però penso che la condotta della squadra sia stata sempre quella giusta. Ci prendiamo la consapevolezza".

La svolta tra i due tempi è dovuta anche ad un risvolto tattico?
"Avevamo preparato la partita cercando di uscire con un quinto per non abbassarci. In realtà abbiamo fatto fatica nel primo tempo, specie Dumfries che aveva Insigne. Poi lui e Perisic hanno alzato il raggio d'azione e Barella e Calhanoglu avevano più facilità a raggiungere i compagni. Questo lavoro ha sfiancato più i loro centrocampisti dei nostri".

Che margini di miglioramento ha Lautaro?
"Il talento c'è, il tempo è dalla sua anche perché è un '97. Ora si ritrova in una posizione importante dentro l'Inter che si è meritato. Penso che la sua forza sia la capacità di colpire in acrobazia. Avrà tempo per affinare il feeling con Dzeko ma il tempo è dalla sua, è uno dei nostri capitani in campo".


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