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Fassone: "Strama? Lo apprezzo sempre più. Su marketing e Cassano..."

di Christian Liotta
Fonte: Rai Due

Ospite di Stadio Sprint su Rai Due, il direttore generale dell'Inter Marco Fassone parla del momento di Antonio Cassano all'Inter, protagonista di un buon avvio di stagione ma ignorato da Prandelli in ottica nazionale: "E' difficile entrare nella testa di Prandelli. Diciamo solo che da noi sta vivendo un momento positivo, sta portando grande allegria nel gruppo col suo modo di fare. Poi sta portando gol e assist. E' dispiaciuto per non essere stato convocato da Prandelli, però ha potuto lavorare e prepararsi al meglio col club per poter continuare a dare tutto quello che di bello già ci ha fatto vedere".

Fassone lavora molto a livello di marketing sportivo, con particolare attenzione al mercato estero: ma come si sviluppa il suo lavoro e quanto è influenzato anche dai risultati sul campo? "Il risultato sportivo viaggia di pari passo col risultato di marketing. La figura nel mondo del calcio del direttore marketing è nuova in Italia, all'estero è già più radicata, ma penso che in futuro il nostro ruolo sarà sempre più ricercato", le parole raccolte da FcInterNews.it.

Fassone parla anche della partita di domani pomeriggio col Catania, che definisce "estremamente complicata, ma che da parte nostra è stata preparata con cura, approfittando della pausa, senza lasciarsi confondere da sfide come quelle di oggi. Tutta la concentrazione di Andrea Stramaccioni e della squadra è ed è stata sul match di domani, per poi solo dopo pensare alle altre gare che ci attendono", prosegue il dg, che parla quindi del tecnico nerazzurro: "Conosco Stramaccioni da poco ma sto avendo modo di scoprirlo e apprezzarlo sempre più. Credo che sia un po' lo specchio di quest'Inter, che si rinnova crescendo. È un allenatore giovane e quindi per questo magari potrà essere un po' inesperto, ma prepara le partite con precisione, intelligenza, attenzione, ha creato un clima eccellente, auguriamoci tutto il meglio".

Fassone ha commentato anche gli arbitraggi dei due anticipi di oggi: "Damato e Tagliavento hanno fatto ottime partite; soprattutto Damato è stato designato per una partita resa molto calda dalle dichiarazioni della vigilia e si è comportato bene, così come ha fatto Tagliavento per Lazio-Milan. Credo che anche noi dirigenti certe volte scarichiamo sugli arbitri responsabilità più nostre che loro. Un bravo anche a Braschi per le designazioni. Dopo Calciopoli c'era molta freddezza tra arbitri e dirigenti, ma adesso c'è una linea migliore, c'è maggiore dialogo tra le componenti".

Il dg nerazzurro interloquisce poi col presidente della Lazio Claudio Lotito, al quale fa i complimenti "per aver dimostrato una regolarità negli ultimi anni anche nella capacità di saper combinare risultati sportivi e gestione economica, dimostrando che si può fare calcio di alto livello con risultati equilibrati". Questa la replica di Lotito: "Il calcio che ci aspetta è questo, sono nove anni che la Lazio esce col bilancio in utile, quest'anno 4.2 milioni, e abbiamo quasi sempre partecipato alle competizioni europee. Ma io penso, così come Fassone, che il calcio si possa fare in maniera oculata, usando anche le persone giuste al momento giusto".

Fassone è stato uno dei fautori della nascita dello Juventus Stadium, che oggi ha vissuto un momento pessimo, con l'assalto ai bagni del settore ospiti da parte dei tifosi del Napoli, denunciato dal club bianconero. Parlando di stadi di proprietà e dei relativi problemi di sicurezza e cultura sportiva, il dg, ex anche del Napoli, spiega: "E' un peccato vedere queste immagini. A prescindere dal fatto che in Italia servano stadi come questo, e mi auguro che altri club seguano la stessa strada della Juventus, vedere questi episodi rincresce e dispiace. I tifosi del Napoli hanno seguito sempre un comportamento esemplare quando io ero nella dirigenza, ho vissuto tante trasferte bellissime con loro. Mi auguro che i tifosi azzurri sappiano ripulire questa macchia quanto prima". In conclusione, un saluto senza particolari auguri da parte della conduttrice Sabrina Gandolfi, perché "due anni a Napoli mi hanno insegnato tanto in termini di scaramanzia...". 


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