Fiducia in Cassano, ma con Milito e Palacio... In mediana è abbondanza
Il 31 agosto già ci si poneva il dubbio sull’abbondanza di mezze punte in casa Inter. Perplessità legata all’arrivo di Antonio Cassano e alla contemporanea assenza di un più utile vice Milito classico. Ma, con il modulo di Stramaccioni, votato a offendere e con tre giocatori d’attacco, non sembrava un problema trovare spazio per tutti. Oggi la situazione è leggermente diversa, non solo per il nuovo schema che prevede, al momento, solo due là davanti. L’infortunio di Sneijder e le condizioni non ancora ottimali di Palacio riducono notevolmente il range di scelta dell’allenatore, che per affiancare Milito ha il solo Cassano, non al 100%. Alternative sono Coutinho e Alvarez, ma per una ragione o per l’altra entrambi non offrono le garanzie che Strama vuole in questo momento (più utili a partita in corso).
DALL'ABBONDANZA A... - Paradossalmente, dall’eccessiva abbondanza oggi ci si trova ad aggrapparci, e non si sa per quanto, al solo Fantantonio, sperando che continui a dare un contributo all’altezza della sua fama e il fiato lo sostenga a dovere. L’infortunio di Sneijder influirà senza dubbio sulle decisioni di Stramaccioni, che con l’olandese in campo avrebbe puntato su un 3-5-1-1 sicuramente coperto (l’equilibrio difensivo prima di tutto), rinforzando la mediana ma abbandonando ulteriormente Milito al proprio destino. Lo si è visto per circa 20 minuti al Bentegodi, quando i nerazzurri in attacco hanno creato ben poco. L’ingresso di Cassano, più attaccante dell’olandese, ha di certo migliorato la profondità offensiva, e per il momento può andar bene proseguire su questa strada, quella del 3-5-2 più classico.
ASPETTANDO PALACIO - Il rientro di Palacio sarà perfettamente in sintonia con tale progetto tattico, perché anche il Trenza ama attaccare la profondità. Quindi, ad oggi, Strama cercherà l’equilibrio in avanti affidandosi a due attaccanti più classici, per quanto diversi tra loro. Per variare e aumentare il tasso di pericolosità/creatività, poi ci sono sempre Coutinho e Alvarez, gli ‘altri’ trequartisti disponibili. Sembra una blasfemia, ma lo stop di Sneijder probabilmente non è stato accolto con totale amarezza dal tecnico romano, che pur perdendo il giocatore più dotato tecnicamente ha la possibilità di fugare un enigma tattico che si sarebbe trascinato a lungo. Non avendo altra scelta, infatti, l’allenatore punterà sia su Cassano sia su Palacio, senza tuttavia rinunciare a variare l’assetto grazie ai due giovani in seconda linea.
TRE (A VOLTE) E' MEGLIO DI DUE - Tra l’altro, per questioni meramente tecniche, il giocatore ideale per agire al fianco di Milito sarebbe proprio il connazionale, che come lo stesso Stramaccioni ha ammesso è l’unico giocatore che invece di andare incontro al pallone detta il passaggio. E con lui in campo Milito soffrirebbe meno la solitudine, considerando anche la tendenza ad agire su tutto il fronte offensivo di Cassano. Non è escluso che, in certe situazioni, non possano giocare contemporaneamente, magari in una sorta di 3-4-3 o 3-4-2-1, con due mediani più votati al contenimento che alla costruzione, onde evitare pericolosi squilibri tattici in fase di copertura. Insomma, pur perdendo Sneijder per almeno un mese, le opzioni tattiche offensive all’Inter non mancano. Molto dipenderà dalla salute di chi sostituirà a turno l’olandese, pur non avendo le sue caratteristiche.
CHI RISCHIA IN MEZZO? - Le scelte d’attacco, naturalmente, non influiranno sul terzetto difensivo ma potrebbero ripercuotersi a centrocampo. Con due soli giocatori offensivi, Strama coinvolgerà tre mediani e almeno uno di loro dovrà avere doti di inserimento. Guarin in tal senso è il profilo ideale, soprattutto se i colleghi di reparto gli copriranno le spalle. Cambiasso, Gargano, Mudingayi e Obi, gli ultimi due freschi di rientro, hanno nelle corde la capacità di rimanere dietro a protezione della difesa, anche se il nigeriano preferisce aggredire gli spazi nella metà campo avversaria. Chiaramente, a meno di non sacrificarsi soprattutto in difesa, il Guaro rischierebbe il posto da titolare qualora i nerazzurri proponessero tre giocatori offensivi, uno dei quali con licenza di creare.
EQUILIBRIO A PRESCINDERE - Si tratta ovviamente di ipotesi tattiche considerando il materiale umano a disposizione del tecnico. L’unica certezza è che lo stesso Stramaccioni cercherà di trovare anche domenica quell’equilibrio che permetta alla sua Inter di non rischiare dietro ma al contempo di rendersi pericolosa in avanti con una certa costanza, senza perciò affidarsi all’episodio o alla giocata del singolo. La Fiorentina non è certo lo sfidante più morbido per continuare a sperimentare, ma il calendario non nasce su misura delle necessità personali. E ogni incontro vale 3 punti.