FOTO - Ecco chi è Carew oggi: tra le sfilate, il cinema e l'idea di Strama
A volte ritornano. E chi lo avrebbe mai detto. Dopo la prima avventura in Italia, alla Roma, in pochi avrebbero scommesso in un ritorno di John Carew in Serie A. Adesso lo sta prendendo l'Inter, aspettando le conferme necessarie che arriveranno dai test atletici e fisici. Ma per 300mila euro fino a giugno è praticamente tutto fatto, manca solo l'ok dello staff medico e poi Stramaccioni avrà il suo vice-Milito, laddove Rocchi ha fallito. Nella sua prima volta italiana, John arrivava dal Valencia, segnò solo 6 reti senza mai convincere pienamente. Oggi Carew, punta fisicamente possente e amatissimo nella sua Norvegia dove è stato simbolo della nazionale, ha 33 anni ed è svincolato dallo scorso luglio.
Al West Ham l'ultima avventura, 2 gol in una stagione; prima ancora, il fallimento con la miseria di una rete in maglia Stoke City. Dopo l'esperienza alla Roma, ha convinto tra Besiktas e Lione per poi farsi amare dai tifosi dell'Aston Villa, dove ha collezionato in Premier League ben 37 reti in quattro anni. Non troppe, ma quelle che sono bastate a farlo adorare e invocare anche di recente per un ritorno. Niente da fare, i piani dell'Aston Villa erano diversi. E adesso Carew è vicino all'Inter: Stramaccioni pensa a un attaccante che con forza fisica, da prima punta pura, possa infastidire le difese. E può tornare utile anche in un'idea di 4-3-2-1 o 4-2-3-1. Dall'alto di 1 metro e 93 centimetri di altezza, Carew è pronto a giocarsi la sua opportunità, naturalmente non oltre giugno.
Ma intanto cos'ha fatto, da svincolato? Si è trasferito a Miami, poi sfruttando la sua immagine pubblica ha preso parte alle riprese di un film e si è dato a diverse sfilate insieme alla fidanzata. Lo vedete sul set nella foto che ha postato sul suo profilo Instagram, così come in passerella con la sua compagna. Quella ufficiale, arrivata dopo un flirt con Melissa Satta, ora al fianco di Boateng (vedete una foto che riguarda quel periodo). Carew è stato quindi un personaggio più fuori che dentro il campo, negli ultimi anni. All'Inter sarà canto del cigno per invertire la tendenza?