Frattesi: "Inghilterra forte come singoli, ma in campo si va in undici. Tra me e Bellingham c'è differenza..."
Dopo aver messo il suo timbro nel successo contro Malta di ieri, Davide Frattesi, centrocampista dell'Inter e della Nazionale italiana, parla ai microfoni di Rai Sport a due giorni dalla sfida contro l'Inghilterra. Parlando in primo luogo dell'impatto che ha avuto Luciano Spalletti su di lui: "E' una persona che dà il massimo e chiede il massimo, ti fa stare sempre al 100% sul campo. Abbiamo alzato l'asticella con lui".
Giusto ritenere l'Inghilterra superiore a noi in questo momento?
"A livello di singoli forse sì. Ma poi in campo si va in undici".
Tu hai fatto tre gol in quattro partite in Nazionale, Jude Bellingham dieci in dieci partite col Real Madrid. Come si ferma?
"C'è un po' di differenza... Sicuramente penso sia insieme a Kevin de Bruyne il centrocampista più forte perché sa abbinare la qualità di prima con la quantità che c'è adesso. Non vediamo l'ora. Bisogna essere concentrati e lavorare al cento per cento. Il lavoro paga sempre, che si giochi dal primo minuto o a partita in corso, bisogna sempre dare il proprio contributo. Sono contento di questi numeri e spero di migliorarli ancora".
Su Tonali e Zaniolo.
"C'è tanto dispiacere, gli siamo vicini. Non è stato facile, soprattutto nelle prime ventiquattro ore. Non si fa però di tutta l'erba un fascio, prima bisogna accertare le cose. Da bambino mi hanno insegnato a non parlare mai prima".
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