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Gabriel Jesus, il ragazzo prodigio che invocano all'Inter. La Seleçao è sua

di Lorenzo Peronaci

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha dedicato un focus a Gabriel Jesus, il nuovo fuoriclasse verdeoro che a suon di gol è riuscito a portare in vetta il Palmeiras, a 7 anni dall'ultima volta, attirando su di sé l'interesse dei maggiori club europei: Inter, Juventus, Barcellona, Real Madrid, Bayern e Manchester City.

RAGAZZO PRODIGIO - Gabriel ha debuttato in prima squadra poco più di un anno fa, marzo 2015, a 17 anni, ma era già famoso grazie ai numeri impressionanti raccolti nelle giovanili. Nel 2012, anno del suo arrivo, segnò 16 gol partendo spesso dalla panchina. Nel 2013 l’esplosione: 54 in 48 partite. Nel 2014 record di reti nel campionato paulista under 17: 37 in 22 gare. Nel dicembre 2014 il Palmeiras, per scongiurare il ratto del San Paolo armato di offerte poderose, è stato costretto a blindare il ragazzo con un oneroso accordo quinquennale e ha rinunciato anche a una buona quota di diritti sul giocatore: dal 75% è sceso al 30%. Il resto è stato ripartito così: 15% a Gabriel, il 32,5% a Cristiano Simões, suo rappresentante, 22,5% a Fabio Caran, l’ex agente che lo aveva portato al Palmeiras. Lo stipendio si è impennato da 715 euro al mese a 20 mila euro e verrà ritoccato per convincerlo a restare.

LA SELEÇAO - La prima volta di Gabriel con il Brasile fu nel marzo 2015, in un torneo Under 20 in Austria. Due mesi più tardi, in Nuova Zelanda, il Mondiale di categoria. Era il più giovane del gruppo, ma Rogerio Micale, lo stesso c.t. che lo guiderà ai Giochi di Rio de Janeiro, non ebbe dubbi: per talento e personalità la maglia numero 10 spettava a lui. Gabriel la onorò con un torneo da protagonista e un secondo posto di valore. Il debutto nel Palmeiras è arrivato nel marzo 2015, contro il Bragantino, il primo gol solo a luglio. Troppo presto per lanciarlo? I sospetti vengono fatti a pezzi a fine agosto. Gabriel Jesus entra nelle ripresa con l’Atletico Mineiro in vantaggio 2-1 e infierisce sui difensori a colpi di scatti e di dribbling. Tre giorni più tardi il tecnico Marcelo Oliveira lo schiera titolare contro il Cruzeiro: assist di tacco per il vantaggio di Lucas Barrios, due gol di cui uno da museo (portiere Fabio dribblato e umiliato in un fazzoletto). Una prestazione abbagliante, il punto di non ritorno di un destino da predestinato.

IL BILANCIO - Ha concluso il 2015 con 9 gol e li ha già raddoppiati in questo 2016: 9 su 12 partite nel campionato nazionale, 5 nelle ultime 4. Ha intenzione di tenersi il titolo di capocannoniere fino alla fine perché sarebbe la prima volta nella storia per un attaccante del Palmeiras.

MISTER CUCA - Con Marcelo Oliveira, Gabriel giocava a sinistra nel 4-2-3-1, più lontano dalla porta. Cuca, arrivato in aprile, lo utilizza invece come prima punta, spalleggiato da due esterni rapidi: Roger Guedes (il 19enne che ha stregato il Barcellona) e Dudu. In questo sistema, Gabriel è letale sia nelle ripartenze, grazie alla sua velocità e alla sua facilità di corsa palla piede, e in area, dove spende la sua tecnica magica.

IL FUTURO - Il ragazzo salperà per il vecchio Continente? L’Inter avrà il nuovo Fenomeno 2.0? Dopo la convocazione nella Nazionale Olimpica, Gabriel ha postato un messaggio di ringraziamento a Dio e un tifoso interista ha commentato: "Vieni da noi, Fenomeno". Il Palmeiras farà di tutto per non perderlo nel bel mezzo della rincorsa a un titolo che non vince dal 1994. Cuca gli consiglia di restare "almeno un anno o due per crescere ancora. Se va ora a Barcellona, al posto di chi gioca? Resterebbe in panchina". Intanto però Raúl Sanllehì, d.t. del Barça, è stato 15 giorni in Brasile per il prolungamento di Neymar, ma anche per studiare Gabriel Jesus. Il club catalano sarebbe disposto a chiudere e a prelevare il ragazzo solo nel luglio 2017, come chiede il Palmeiras. L’Inter sgomita per il sorpasso. Di sicuro Gabriel Jesus farà coppia con Neymar ai Giochi di Rio e con Douglas Costa completerà un tridente da favola. Il Fenomeno e O Ney si ritroveranno poi nella nazionale maggiore perché Tite, il successore di Dunga alla guida della Seleçao, stravede per Gabriel: "Straordinario, una realtà del nostro calcio".


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