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Gagliardini: "Facile giocare al fianco di Vecino, ti aiuta. Non pensavo che Skriniar fosse così forte"

di Redazione FcInterNews.it

Ospite della puntata di questa settimana di 'Drive Inter', dopo Borja Valero, è un altro punto di riferimento del centrocampo nerazzurro: Roberto Gagliardini. Ecco le sue parole durante l'intervista on the road di InterTV:

Perché ti chiamano Duracell?
"Sono stato sempre un bambino vivace, non mi fermavo mai, ero pieno di energie. Credo che il soprannome nasca da qui".

Quanto usi i social?
Il giusto, ogni tanto posto qualche foto, non ci sto tutti i giorni però. Una via di mezzo".

Quanto è giusto comunicare con i tifosi?
"Secondo me sì visti i tempi che corrono, il calcio si è sviluppato da questo punto di vista ed è importante dare messaggi ai tifosi, oltre che giusto. Il tifoso apprezza".

Mi ha colpito un tuo scambio con Conti.
"ci conosciamo da tantissimi anni, lui come altri ragazzi del settore giovanile dell'Atalanta".

Mi racconti della tua cagnolina Crystal?
"Uno spettacolo, me ne sono innamorato. Non ho mai avuto animali in famiglia, la mia ragazza sempre. Un giorno suo zio le ha regalato questo bassotto e lei non me l'ha detto perché pensava non volessi alcun animale. Dieci giorni dopo il regalo si è presentata a casa dicendomelo. Ci sono rimasto così, ho detto che avremmo fatto una prova di dieci giorni. Poi me ne sono davvero innamorato, quello che ti dà un cane è incredibile".

Si vede che hai preso fiducia. Un tifoso ti invita a continuare a martellare.
"Il mio compito quest'anno è questo, mi viene richiesto di fermare l'azione e riproporla. Ci provo sfruttando le mie caratteristiche".

Come ti trovi con Vecino?
"Bene, perché è facile giocare con lui che è forte e ti aiuta quando ti pressano, vuole sempre la palla. E' facile giocare con lui, come con Borja e Joao Mario".

Un tifoso ti chiede di difendere Skriniar dagli attaccanti cattivoni.
"Lui si difende da solo, non pensavo fosse così forte. Sta dimostrando di star comodo in una squadra come l'Inter e sono felice per lui. Ci sta dando una grande mano e spero lo faccia per più tempo possibile perché questa società ha bisogno di lui".

Ti rivedi in 'Una vita da mediano'?
"Bellissima canzone, era dedicata a Oriali che ho avuto il piacere di conoscere in Nazionale. Ci sta, non ho le stesse caratteristiche ma provo a dare il mio contributo in entrambe le fasi".

Perché hai scelto la 5?
"All'Atalanta avevo la 4, qui non era fattibile e ho scelto la 5 perché mi piacciono i numeri bassi".

Vieni da una famiglia di sportivi, ce l'hai nel sangue.
"Mio padre è appassionato di calcio, guarda tutte le partite. Entrambi i miei genitori insegnano educazione fisica, perciò lo sport è stata sempre una priorità. Grazie alla loro mentalità sono riuscito a 7 anni a entrare nel settore giovanile dell'Atalanta per fare tutta la trafila".

Hai sempre giocato a centrocampo?
"Da piccolino ero attaccante, mio fratello era centrocampista. Dopo qualche anno all'Atalanta ci hanno arretrati, lui ha fatto il difensore e io il centrocampista".

Sei cresciuto a calcio e dialetto trapanese.
"Sì, mia madre è di Trapani e ha parenti lì, siamo andati tanti anni in vacanza lì. Ora sentendola parlare ho un po' assimilato anch'io il dialetto, anche se non lo parlo".

L'attuale allenatore del Trapani, Alessandro Calori, manda un video messaggio a Gagliardinie lo invita a giocare nella sua squadra. "A Trapani sono stato tante estati, ho anche giocato lì in B da avversario. Lo ringrazio per le parole e gli auguro un in bocca al lupo sperando che riporti il Trapani subito in B".

Dove nasce la tua passione per il basket?
"Nasce dalla Playstation, ho comprato il gioco dell'NBA e mi sono appassionato. Tre quattro anni fa avevo un compagno di squadra altrettanto appassionato, se ne parlava spesso. Poi il basket mi è sempre piaciuto, appena trovo un canestro inizio a giocare".

Che musica ascolti?
Mi piace variare, dal rap alla musica italiana classica, ma anche quella latino-americana".

Quale canzone ti carica? Hai un cantante preferito?
Mi piace ascoltare ultimamente il rap, mi piace lo stile veloce, le metafore usate".

Dove nasce la passione per la pesca?
"Dal fratello della mia ragazza, che mi ha invitato ad andare a pescare con lui".

Che difetti e pregi hai?
"Dimentico spesso le cose, sono smemorato. Pregio? Sono professionale".


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