Gasp cambia: si ritorna a quattro. Esperienza al centro e tridente

L’Inter cambia. Gian Piero Gasperini accantona, per il momento, la difesa a tre e punta dritto a quella a quattro. Uno schema, quello difensivo a quattro, che è nelle corde della squadra, atto a sfruttare al meglio le caratteristiche di terzini e difensori centrali. Con il rientro di Maicon, Nagatomo e Jonathan, i terzini titolari della rosa nerazzurra (Santon potrebbe andare a giocare in prestito), Gasperini è pronto a sfruttarne al meglio le caratteristiche di spinta e profondità. Stesso discorso per Lucio che battaglierà con Ranocchia per un posto da titolare al fianco di Samuel, marcatori formidabili e poco avvezzi ai movimenti rapidi della difesa  tre. Meglio tornare all’antico, a un modulo conosciuto e rodato come il 4-3-3, più attuabile rispetto a uno schema a rombo, poco nelle corde del tecnico di Grugliasco.

Sistemata la difesa, il nodo sta a centrocampo, dove la questione rimane la permanenza o la partenza di Wesley Sneijder. Qualora restasse, l’olandese giocherebbe alla sua maniera, un po’ di metri più avanti rispetto ai due centrocampisti centrali, che potrebbero essere Motta e Stankovic, Zanetti o Cambiasso, senza dimenticare Obi, messosi prepotentemente sotto i riflettori, dopo una bella prestazione a Pechino . L’olandese, perciò, avrebbe più libertà e meno mansioni tattiche e sarebbe libero di svariare e trovare la posizione. Una soluzione di gioco molto simile a quella che l’ha visto protagonista nel primo tempo di Pechino. Se Sneijder dovesse lasciare, si punterebbe su una linea a tre lineare, tutta sostanza ed esperienza.

In attacco il posto da centravanti se lo giocano Giampaolo Pazzini e Diego Milito. Samuel Eto’o perciò giocherà largo sulla sinistra, posizione nella quale lo scorso anno ha segnato 38 gol. Le novità verrebbero rappresentate  da Alvarez e Castaignos, giovani sui quali Gasp conta tantissimo.

Nell’attesa che il gruppo si compatti, lo staff tecnico studia le mosse da attuare e, in questo caso, un ritorno al passato e una soluzione molto plausibile.