Gasperini: "Adesso ci rialziamo. Le sconfitte? Poco tempo e sfortuna"
Fonte: dall'inviato ad Appiano Gentile
Tra il ko di Champions e l'anticipo serale con le Roma. Gian Piero Gasperini torna a parlare in conferenza stampa ad Appiano Gentile e risponde alle domande dei cronisti presenti.
Che idea si è fatto della Roma di Enrique? "Una squadra che ha avuto difficoltà, ma crede in un progetto e che sta sviluppando bene, al di là dl risultato negativo di domenica".
Un motivo per essere ottimista. "Quando vai giù è più facile che risali. Soprattutto credo che potremo fare una buona partita. La squadra mi segue? In questi ultimi giorni c'è molta bufera, ma con i ragazzi e con la società no".
Con Eto'o sarebbe stato tutto diverso? "No, sono concentrato sulla nostra rosa. Ho potuto inserire qualche giocatore nuovo e dovevamo fare tutto in pochissimo tempo. Due gare anche sfortunate in cui meritavamo di più, non due sconfitte. Comunque utili per cambiare qualcosa e fare scelte decisive per continuare a proporre una squadra più concreta".
Appeso a un filo? "Io mi regolo sulla mia professionalità sul lavoro e su ciò che mi dicono i dirigenti e il presidente. Solo Moratti lo può dire e nei miei confrontiè sempre stato corretto".
In Champions si è passati alla difesa a 4 e sembra che la squadra non regga i 90 minuti. "Quando hai una buona disposizione, corri anche meglio e distribuisci le energie. Ad esempio a Palermo, nel finale, eravamo più tonici di loro, ma abbiamo perso comunque. Sono due cose legate: quando saremo più vicini coi reparti, faticheremo di meno".
Mancini parla di 'fine ciclo'. "E se ne apre un altro... Siamo competitivi: di certo in Italia, mentre in Europa hai meno margini di recupero. Però ci basta poco per ribaltare il passo falso. Se c'è fiducia in me? Credo di sì, ma deve essere accompagnata dai risultati".
Parla spesso di duttilità, ma abbiamo visto un'Inter con tanti moduli: si può andare in confusione? "A Pechino siamo andati benissimo nel primo tempo, dando una buona sensazione di squadra nonostante la sconfitta. Poi ci siamo un po' fermati, anche per via delle Nazionali. Il mio dovere è quello di valutare al di fuori dell'emotività del risultato. Sono d'accordo nel dire che dobbiamo dare un'impronta importante".
Inter poco dinamica? "Noi non abbiamo ancora l'organizzazione del mio Genoa, ma dovremo raggiungere un'efficacia in breve tempo. Ci aiuterà ad avere distanze meno ampie. Non c'è il giocatore che risolve da solo la partita, ma tanti elementi di spiccato valore. Devo trovare l'equilibrio giusto".
Quanto è lontana quest'Inter da quella ideale? "Spero che vedremo i primi frutti già domani sera. Devo dire che il primo allenamento dopo Champions ci sarà solo adesso, e queste sono valutazioni in cui devi avere anche un pizzico di fortuna a centrarle. Poi è difficile prevedere il risultato. Ad esempio con i turchi lo 0-1 è stato bugiardo. Abbiamo motla considerazione della Roma, una squadra che ha già una sua fisionomia. Dovremo stare attenti a non subire il loro possesso palla".
Da cosa dipenderà la disposizione in campo dell'Inter? "Noi sappiamo come gioca la Roma e dovremo valutare. Ci sono anche tanti infortunati, come Chivu, che non recuperano. Dobbiamo dare continuità".
Il centrocampo la chiave per domani? "E' una delle chiavi, ma non l'unica".
A livello tattico, vedremo mai Sneijder interno di un centrocampo a tre? "Sneijder è un giocatore fantastico, che anche contro il Trabzonspor si è sacrificato. Comunque sì, lui può fare tutto".
Invece Alvarez? Più esterno alto o centrocampista centrale? "Vale tutto, tutto va bene. Ci sono tanti moduli con cui giocare e tante posizioni da far ricoprire ai giocatori. Magari la prossima volta chiedo a voi...".
Ma il risultato di affiatamento dipende solo dalla continuità di modulo? "No, assolutamente. Noi dobbiamo essere duttili e ci sono tanti fattori che incidono".
Nagatomo sembra andare meglio nel 4-3-3 che nel 3-4-3? "Nagatomo sta facendo bene, molto bene. Può giocare ovunque".
Stankovic e Chivu come stanno? "Quasi impossibile che ce la faranno per domani sera".
A Novara si giocherà sul sintetitco: farete delle prove? "Ci penseremo".