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Gasperini attende il primo regalo: Palacio. Preziosi apre, ma Pandev...

di Fabio Costantino

Contropartite tecniche sì, contanti no. Musica per le orecchie della dirigenza nerazzurra, che da mesi ha ormai deciso di intavolare le proprie trattative sulla base degli scambi e con il minimo esborso. Logico che tale proposta arrivasse da un 'amico' del club nerazzurro, quell'Enrico Preziosi che ha messo a segno tante buone operazioni di mercato con l'Inter nelle ultime sessioni, varando in pratica una collaborazione costruttiva per entrambe le società sull'asse Genova-Milano. L'ultimo nome della lista è Rodrigo Palacio, esterno offensivo che sotto la guida di Gasperini ha mostrato le proprie qualità oltre a quel curioso codino a cui non rinuncerebbe mai. E' proprio lui, guarda caso argentino (sarebbe di casa ad Appiano Gentile) il nuovo, reale obiettivo di mercato dell'Inter, che vuole regalare all'allenatore appena ufficializzato quell'attaccante esterno che farebbe comodo al suo gioco d'attacco, e non solo perché già lo conosce bene. Palacio è un giocatore da tempo in orbita nerazzurra, ma finora di concreto non c'è stato nulla per l'assenza di necessità da parte ell'Inter. Adesso però la musica è cambiata e Moratti vuole cercare di accontentare nel massimo delle proprie possibilità le richieste di Gasp, per metterlo nelle migliori condizioni professionali.

Rodrigo Sebastian Palacio è un giocatore offensivo, bravo ad agire da seconda punta o, meglio, da ala. Non è una stella del firmamento calcistico internazionale, ma è un buonissimo giocatore dotato di tecnica non indifferente e, soprattutto, duttile taticamente. La pedina che fa la gioia di ogni allenatore, in altre parole. Ovviamente, non è il nome che stuzzica la fantasia dei tifosi, soprattutto perché arriverebbe dopo il fallito assalto ad Alexis Sanchez, a lungo considerato prossimo al trasferimento all'Inter. A distanziare Palacio dal collega cileno, anche i costi dell'operazione: Preziosi lo acquistò versando nelle casse del Boca Juniors 9 milioni di euro due estati fa, ma oggi, a suo dire, accetterebbe di scambiarlo con altri calciatori, consierati i precedenti soddisfacenti proprio con il club di Corso Vittorio Emanuele. ventinove annigià compiuti, non sarebbe per l'Inter un investimento di lungo priodo ed evitare un esborso economico sarebbe l'ideale. Le premesse, insomma, ci sarebbero tutte per vestire il genoano, gocatore tutto campo e famiglia, di nerazzurro.

Ma chi dovrebbe fargli posto? Tutte le indicazioni conducono a Goran Pandev, che da esterno, con Leonardo, non ha brillato e da prima punta, nelle occasioni in cui Benitez ha dovuto proporlo in tali vesti, è stato bocciato. Il macedone viene da una stagione con poche luci (le reti nella finale del Mondiale per Club e quella decisiva a Monaco di Baviera) e tante, troppe ombre. i tifosi non ne sono entusiasti e una sua cessione verrebbe accolta senza troppi drammi. Va detto però che nella posizione di laterale d'attacco di sacrificio, con Mourinho, Pandev si è ben comportato tanto da meritarsi un posto nell'undici titolare nella storica finale di Madrid. Gasperini, infatti, gli chiederebbe tanta corsa per il suo modulo, ma bisogna anche considerare che l'ex Lazio sarebbe un adattato che, dando tanto dal punto divista quantitativo, tende a concedere poco da quello qualitativo. per questo non viene visto nel modo migliore come potenziale titolare nella formazione che Gasperini avrebbe in mente, dove il sacrificio è alla base dei successi.

Facendo uno più uno, sembra scontato uno scambio tra Inter e Genoa (Palacio per Pandev), ma in realtà non lo è. Lo stipendio del macedone è troppo alto per i parametri rossoblù e il diretto interessato pare poco propenso a spostarsi da Milano a Genova. Preferirebbe, se fosse costretto, la Premier League o la Bundesliga, dove gli estimatori non mancano. Pertanto, se davvero l'Inter puntasse con decisione su Palacio, dovrebbe pensare ad altri giocatori da sacrificare, sempre che abbiano il placet di Malesani, nuovo allenatore del Genoa. Con Preziosi, però, e la storia recente lo dimostra, una soluzione si trova sempre e Gasp fa dunque bene a sperare di tornare a lavorare con l'esterno argentino che ha lanciato nel nostro campionato.


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Sabato 2 novembre