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GdS - Da capitan Barella al piano per Raspadori: l'Inter si tinge d'azzurro

di Stefano Bertocchi
L'Inter diventa Inter... nazionale. Nel senso che la rappresentanza azzurra della squadra di Simone Inzaghi è sempre più folta ed importante, come testimoniano i sei titolari italiani visti ad Empoli nel turno infrasettimanale. Tra i pezzi pregiati da tenere tenere a Milano ci sono ovviamente Alessandro Bastoni (che ha firmato il rinnovo a maggio) e Nicolò Barella, pronto a mettere l’autografo la prossima settimana: dall'annata che verrà avrà la fascia da capitano e guiderà un’Inter sempre più 'nazionale' assicura La Gazzetta dello Sport, che presenta anche il piano nerazzurro per Giacomo Raspadori.

Nonostante il recente incontro in sede con Solomon Thomas, agente di Karim Adeyemi, talento classe 2002 del Salisburgo e della Germania, il progetto Made in Italy passa da un investimento a giugno proprio in attacco, soprattutto se lascerà Sanchez. E la stellina del Sassuolo non ha mai smesso di essere in pole. "Giacomo resta ancora il primo obiettivo dell’Inter per ragioni multiple: ha 21 anni ma mastica ormai da un po’ la A, è duttile e per Inzaghi potrebbe giocare sia da prima che da seconda punta, integrandosi con gli altri colleghi di reparto - si legge sul quotidiano -. Ma più importante ancora è la voglia di aggiungere un altro mattoncino al blocco azzurro, da sempre caro all’a.d. nerazzurro: negli anni bianconeri Marotta ha misurato da vicino l’importanza di riempire lo spogliatoio con giocatori della Nazionale".

Toccherà all’Inter trovare ora la chiave giusta per convincere il Sassuolo a lasciar partire il suo gioiello. Lucien Agoumé, centrocampista oggi protagonista al Brest, è considerato un profilo perfetto per il club neroverde, ma attenzione anche a Samuele Mulattieri, attaccante di proprietà nerazzurra e capocannoniere di B al Crotone (6 gol in 10 partite). "Raspadori ha, comunque, una valutazione altina – più di 30 milioni – e, oltre a queste selezionate pedine di scambio, servirà un conguaglio per battere la concorrenza: ok la sostenibilità, ma per l’anima italiana un sacrificio diventa ammissibile" .

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