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GdS - Inter agli ottavi di Champions: 63 mln di premi UEFA. Rispettato il budget

di Mattia Zangari
La qualificazione agli ottavi di finale di Champions League frutterà all'Inter almeno 63 milioni di euro di soli premi Uefa. Così suddivisi, come evidenzia la Gazzetta dello Sport: 25 milioni tra gettone di partecipazione e risultati finora conseguiti nel girone, 16 milioni dal ranking storico, 12 milioni minimo dal market pool e 9,6 milioni come bonus per l’accesso agli ottavi. Una cifra che è una previsione conservativa sul calcolo del market pool, immaginando che tutte le altre italiane in corsa nella competizione arrivino in fondo  e che la squadra di Simone Inzaghi esca agli ottavi; ecco perché, realisticamente, qualche milioncino in più va già messo in conto.

Nello specifico, l'ingresso dei nerazzurri nelle migliori 16 d'Europa è valso circa 20 milioni, considerando anche l’incasso al botteghino e i bonus degli sponsor. Ora - si legge sull'edizione online della rosea - la prospettiva è di incrementare ulteriormente il raccolto e di migliorare la visibilità del marchio a livello internazionale, con benefici diretti e indiretti sui conti. Di sicuro, il fatto di aver superato la fase a gironi, quindi di poter contare su un tesoretto extra, è un toccasana per la cassa.

Il budget 2021-22 , infatti, è stato redatto tenendo conto della partecipazione ai gironi di Champions con avanzamento fino alle semifinali in Europa League e della capienza degli stadi al 50%. Il che significa che il bottino raccolto grazie all'approdo nella fase a eliminazione diretta ha già pareggiato le aspettative, mentre l'avvenuto aumento della capienza del Meazza al 75% sta portando risorse addizionali. "Di sicuro, in un quadro molto complicato e con una proprietà che non è in grado di fornire liquidità come in passato (basti ricordare la rivalutazione del marchio necessaria per evitare la ricapitalizzazione), è fondamentale per l’Inter ampliare la base delle risorse prodotte al suo interno. La competitività europea può offrire una mano in tal senso perché contribuisce a incrementare il fatturato caratteristico. Le ricche cessioni, comunque, continueranno a essere una necessità, a meno che non muti lo scenario", la chiosa del pezzo firmato da Marco Iaria.

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