GdS - Raspadori scontento: Inter subito a gennaio? Lo scenario
di Alessandro Cavasinni
Ma ci sarebbe un dettaglio in più da sistemare, ossia l'addio di Alexis Sanchez. Il cileno, un mese fa, sembrava sull'uscio dopo l'uscita social , e invece, come negli anni passati, piano piano la grande qualità è tornata a galla e l'ex Udinese si è ripreso uno spazio importante nelle gerarchie dell'attacco interista. "L’attaccante non è di semplice gestione: vorrebbe più spazio, l’ha sempre reclamato, crede di meritare una maglia da titolare ma nelle gerarchie è sempre stato dietro. E quindi alterna richieste di cessione a propositi di permanenza - si legge -. Difficile prevedere lo scenario da qui a due mesi. Giusto per ricordare quanto accaduto un anno fa: lo scambio, poi fallito, con Dzeko era nato all’improvviso proprio su richiesta del cileno, poco impiegato da Conte. Poi lo stesso Sanchez è risultato comunque un fattore importante per lo scudetto. Vai a capire. Di certo c’è che il cileno pesa sulle casse dell’Inter per 10,5 milioni di euro a stagione, tanto è l’ingaggio lordo con i benefici del Decreto Crescita. Il tutto ancora per un’altra stagione, fino al 2023. Ergo: nell’ottica di una riduzione dei costi, l’addio di Sanchez è nelle cose". Ma ci sono offerte serie? Emirati Arabi ed MLS non lo stuzzicano, sente di poter dire ancora la sua nel calcio che conta. "L'idea di cominciare a lavorare sul futuro anticipando i tempi, mettendosi in casa Raspadori già a gennaio, stuzzica non poco. Quando Marotta parla di «monitoraggio», in fondo, intende proprio questo", sottolinea la rosea.
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