Gnonto: "All'Inter ero a casa mia, ma a un certo punto bisogna prendere rischi. A quest'età bisogna giocare"
Grande protagonista del match del Dall'Ara contro la Germania, Wilfried Gnonto arriva ai microfoni di Rai Sport raccontando il suo esordio con la maglia della Nazionale maggiore: "E' stata una settimana un po' emozionante. Penso di aver sfruttato l'opportunità che mi ha dato Roberto Mancini con lo stage e ora mi trovo qua, per me esserci è un privilegio e voglio godermi il momento dando il meglio. Mi chiamavano il latinista del gol? Sì, a me il latino piaceva. Ho fatto 2-3 anni di classico, penso sia una cosa importante. Il mio modello è Raheem Sterling, un giocatore di livello mondiale. E' molto duttile e determinante nelle sue giocate. E' quello che provo a fare io. Cerco di giocare in tutte le posizione d'attacco".
Gnonto ripercorre poi il momento dell'assist per Lorenzo Pellegrini: "Sapevo che Thilo Kehrer era ammonito, quindi quando ho preso palla non ho pensato ad altro che ad attaccare. Sono andato nell'uno-contro-uno, poi la palla era di quelle difficili per un portiere". Infine, domanda sulla scelta di lasciare l'Inter per andare in Svizzera e giocare con lo Zurigo: "A quest'età bisogna giocare. All'Inter ero come a casa mia, conoscevo tutti. Ma a un certo punto bisogna prendere rischi e decisioni difficili. Per fortuna i miei genitori e i miei agenti mi hanno aiutato rendendomi tutto più facile".
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