Guarin: "Mou? È il numero uno. All'Inter un nuovo progetto, sono certo..."
In visita a Medellin, dove si è concesso ai propri tifosi per foto e autografi, Fredy Guarin ha anche rilasciato una lunga intervista ai microfoni del portale colombiano Futbolred, dove ha parlato di Inter, ma anche di Nazionale e di altre tematiche. A partire da una battuta lapidaria su José Mourinho, l'allenatore che sembra volerlo fortemente al Chelsea. "Cosa penso di lui? Semplicemente, che è il numero uno".
Com'è il tuo presente all'Inter?
"Col nuovo tecnico, Walter Mazzarri, è iniziato un nuovo progetto che è ancora in corso. Sono certo che con pazienza e con lavoro, col passare del tempo metteremo a posto le cose".
E cosa pensi della qualificazione ai Mondiali della Colombia?
"E' un sogno che si è realizzato, adesso dobbiamo prepararci al meglio per arrivare agli alti livelli di cui ci sarà bisogno in Brasile. Il gruppo che ci toccherà sembra facile ma non è così. E poi, al Mondiale tutte le squadre si preparano per vincere questo gruppo e tra Grecia, Giappone e Costa d'Avorio nessuna farà eccezione".
Anche tu vorrai essere al 100% al Mondiale, come i tuoi compagni.
"Certo, dovremo essere tutti al top della condizione, sarà un momento molto importante della carriera di tutti i miei compagni. Dobbiamo essere sempre ai massimi livelli e lavorare bene coi nostri club, perché non si possono dare vantaggi a nessuno".
Quanto è importante quel qualcosa in più che dà José Pekerman alla Nazionale?
"E' molto importante, perché facilita il lavoro del tecnico e questo si riflette una volta in campo. Abbiamo tutti molta esperienza, molti di noi giocano in Europa e questa è sicuramente una cosa positiva".
Cosa pensi di Pekerman?
"Noi tutti dobbiamo ringraziarlo, è un grande uomo che ci aiuta ogni giorno con la sua vasta esperienza nei Mondiali e nel calcio. Ha subito saputo gestire il gruppo molto bene e questo dobbiamo riconoscerlo".
Qual è il tuo messaggio ai tifosi, dopo 16 anni senza partecipazioni ai Mondiali?
"Chiediamo alla gente lo stesso appoggio alla Nazionale, a questa famiglia. Questo è un gruppo che arriva da tantissimi anni di lavoro, partendo dalla Under 17 e dalla Under 20, con Eduardo Lara. Qui c'è un'altra mentalità, oltre al desiderio di crescere giorno dopo giorno".