Guarin ora vede il rinnovo. Ranocchia si gioca il Mondiale, ma da giugno...
Crisi nera in casa Inter dopo l’ennesimo risultato negativo contro la Juve. Il 2014 ha regalato solo dolori ai nerazzurri, che hanno ambizioni grandi ma risultati ancora da piccola. Ora il mercato, nel suo rush finale, ha portato due nuovi innesti importanti per Mazzarri, che potrà utilizzare D’Ambrosio e Hernanes per cambiare leggermente il modulo e dare fiato a chi, come gli esterni, ha giocato finora senza sosta. Poi c’è Botta che pian piano sta trovando la forma migliore, dopo il gravissimo problema al ginocchio. Il tecnico lo ha visto bene in allenamento ed ha voluto che restasse (ripetuti no alla corte di Cairo), ora gli concederà sempre più spazio.
C’è chi poi il mercato aveva tolto a Mazzarri, ma che alla fine è rimasto e ora andrà reinserito in gruppo. Si parla ovviamente di Guarin e Ranocchia.
A margine della presentazione di Ruben Botta, questa mattina il ds Piero Ausilio ha chiamato il colombiano, che si è mostrato sorridente ai cronisti, come dimostrazione che l’umore del giocatore non è tetro come dipinto negli ultimi giorni. Il giocatore aveva concordato con Mazzarri e il suo staff di saltare la gara di Torino, ma dalla prossima con il Sassuolo il Guaro tornerà quasi certamente tra i convocati e, chissà, negli undici di partenza di Mazzarri. Fredy pare di nuovo carico come prima. La Juve è stata un’opportunità, ben accetta sia al giocatore che al club nerazzurro (ed è giusto ricordarlo). Poi non se ne è fatto nulla, ma nessuna preclusione, almeno in campo, nei suoi confronti. Il giocatore voleva chiarezza sul suo futuro e subito c’è stato un incontro tra la dirigenza e il suo agente. Sul piatto un possibile prolungamento per un anno, a cifre più alte. Lui si aspetta il rinnovo da inizio stagione e, forse, verrà accontentato. Il discorso è aperto, ancora nulla di fatto. Da qui a giugno il Guaro tornerà a disposizione e Mazzarri. In questo momento il tecnico non può che esserne felice.
Per Ranocchia la situazione è leggermente più complicata. L’attaccamento del difensore alla maglia non è mai mancato, ma l’opportunità di giocare il Mondiale (a rischio con le continue panchine in nerazzurro) ha fatto sì che si pensasse prima a una cessione poi al prestito di sei mesi al Galatasaray. Offerte, allettanti, all’Inter non sono arrivate, nemmeno dal Borussia Dortmund, che non avverrebbe mai messo sul piatto più di 6 milioni. L’ipotesi turca, inizialmente non caldeggiata dal giocatore (Mancini potrebbe lasciare a fine anno), è stata poi accettata ma in prestito secco, con l’idea di riparlarne a giugno. L’accordo con il difensore, e pare anche con l’Inter, non è mai arrivato e da qui lo stop definitivo. Per Ranocchia saranno altri sei mesi di Inter. Starà a lui allenarsi, come fatto finora, al 100% e provare a convincere Mazzarri a dargli un’altra chance. La difesa non sta andando al massimo e l’ipotesi sembra tutt’altro che remota. Di rinnovo per ora non se ne parla, almeno non concretamente, anche perché servirebbe tutt’altra fiducia per poter abbozzare un discorso. Inter e giocatore non chiudono del tutto la porta, ma a condizioni diverse. Intanto sul difensore continuano i corteggiamenti di Conte e non solo. La sensazione è che a giugno sarà addio, ma dopo sei mesi alla grande. C’è un Mondiale in ballo e tutto il tempo per cambiare idea...