Guida tattica di Inter-Genoa: Zarate e il tridente, prime carte di Strama
E ora, parola al campo: dopo gli stravolgimenti degli ultimi giorni, Andrea Stramaccioni è finalmente pronto per il momento tanto atteso del debutto come nuovo allenatore dell’Inter. San Siro sarà il palcoscenico di questa première tanto attesa, al cospetto del Genoa di Pasquale Marino: partita che potenzialmente assomiglia ormai a una di quelle partite di fine stagione con le due squadre destinate a trascinarsi fino a fine campionato, anche se l’Inter ha ancora nel mirino un posto in Europa League e soprattutto il tecnico romano non avrà la minima intenzione di recitare un ruolo da semplice comprimario, anzi arriverà a questa sfida forte della fiducia accordatagli dai tifosi oltre che dalla dirigenza interista, e con molta voglia di stupire.
TRE PER TE – Già, ma come vorrà cominciare a stupire l’ex allenatore della Primavera dell’Inter? A quanto pare, a partire dal modulo: e questa prima settimana di allenamenti pare aver dato indicazioni ben precise a riguardo. Stramaccioni potrebbe optare in partenza per un 4-3-3, con un tridente offensivo pesante composto con molta probabilità da Forlan, Milito e Zarate. Un tris tutto sudamericano, al quale quasi sicuramente Strama chiederà quello che era solito chiedere ai suoi ragazzi: intercambiabilità, capacità di svariare su tutto il fronte offensivo, senza dare mai un punto di riferimento costante all’avversario, quella che è stata la mossa vincente della Final Four londinese in NGS.
DI NUOVO AL TAVOLO – Quella di domani si prefigura come la gara giusta per il rilancio di due elementi in cerca di autore: il primo, già accennato, è Mauro Zarate. Finito nel dimenticatoio con Ranieri, che gli regalò un’inaspettata e inopportuna chance a Marsiglia in Champions League, col destino a quanto pare ormai segnato, l’argentino pare invece aver conquistato la fiducia del nuovo allenatore, che sembra pronto a rispolverarlo. Così come potrebbe essere finalmente rispolverato anche Andrea Ranocchia, in cerca di una nuova forma e di nuova linfa dopo le ultime settimane tribolate. Il centrale umbro potrebbe fare coppia con Samuel, tornando a emergere in una fase cruciale anche dal punto di vista dell’azzurro, visto che gli Europei di Polonia e Ucraina sono ormai alle porte. Difficile vedere Guarin dall’inizio, possibile uno scampolo di gara.
IN BILICO – Sarà una gara per Stramaccioni anche delicata, specie su un punto di vista: quale sarà la strada che prenderà nella
scelta degli uomini? Subito puntare sulla freschezza, specie in difesa dove Maicon non ci sarà, magari schierando dal via Faraoni? Oppure cominciare con giudizio magari proponendo Zanetti e Chivu piuttosto che Nagatomo sulle due corsie? E a centrocampo, come si risolverà il ballottaggio tra Poli e Obi? Viene anche da chiedersi se Marko Livaja, convocato da Stramaccioni perché “serviva un giocatore con le sue caratteristiche”, potrà beneficiare di quei cinque minuti con la prima squadra da lui sognati in un’intervista rilasciata in patria.
LEGA LA TRENZA – Pasquale Marino potrebbe proporre il suo Genoa con lo stesso modulo pensato da Stramaccioni, con un tridente d’attacco di grossi calibri composto da Gilardino, Sculli e da quel Rodrigo Palacio che rappresenta indubbiamente lo spauracchio per l’Inter. Legato a doppio filo alle vicende mercato della società nerazzurra negli ultimi tempi, l’argentino con la bizzarra treccina è attaccante “che vede la porta”, come affermato dallo stesso Stramaccioni ieri, e giocatore di grande qualità che sa muoversi con diligenza in avanti. Da tenere d’occhio anche Belluschi, qualche vulnerabilità potrebbe presentarla la difesa.
BRIVIDI FORTI – In conclusione, una nota emotiva: oggi, all’intervallo, i ragazzi della Primavera sfileranno per un giro d’onore meritato in seguito al trionfo nella Next Generation Series, la Champions giovanile. Insomma, emozioni su emozioni per Andrea Stramaccioni, che vedrà i suoi ragazzi prendersi gli applausi del Meazza e rivivrà quegli attimi incredibili. Attimi che lo hanno repentinamente proiettato in alto, verso l’Inter dei grandi. Di certo, sarà un momento da brividi.