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Hernanes: "Nella stampa pochi interisti. ET ha fiducia in WM. I tifosi..."

di Luca Pessina
Fonte: Dall'inviato Fabio Costantino

Oggi niente conferenza di Mazzarri prima della gara contro la Sampdoria in programma domani sera a San Siro nel turno infrasettimanale valevole per la nona giornata di Serie A. Parla invece il brasiliano Anderson Hernanes direttamente dall'Expo Gate in Largo Cairoli a Milano. FcInterNews, presente all'evento, riporta le dichiarazioni del Profeta sulla partita di domani.

Che effetto fa giocare nell'Inter negli anni dell'Expo?
"E' un momento molto bello della mia carriera. Essere qui durante grandi eventi. Sono stato al Mondiale brasiliano in casa. L'Inter è un grande club, vivere a Milano ed essere ambasciatore dell'Expo è un orgoglio per me. Voglio sfruttare ciò che mi capita in questi momenti della mia vita".

L'Inter domani cerca continuità per la svolta?
"Le sensazioni sono positive, abbiamo giocato bene col Napoli. Poi sembrava finita a un certo punto della partita, quando eravamo in svataggio, e abbiamo pareggiato all'ultimo. Per poco non la vincevamo con il colpo di testa di Mbaye. Abbiamo dato segnali importanti, poi c'è stata la vittoria di Cesena. Era da tre gare che non vincevamo, abbiamo dimostrato che abbiamo trovato la strada giusta. Siamo motivati, contenti e fiduciosi per le prossime gare. E poi per come finirà la stagione".

Manca la gestione della gara?
"Certamente possiamo migliorare questo aspetto, sul quando fare un'azione o meno. Alla fine sembrava che la gara non fosse andata bene, ma noi abbiamo creato questa sensazione. In 11 contro 11 avevamo sempre la palla, cercavamo il gol. Dopo la rete e il vantaggio numerico abbiamo creato tanto. L'importante non era quello, era un momento in cui non pensavamo a gestire, ma a vincere. Servivano i tre punti. Nelle prossime tre gare proveremo a crescere ulteriormente". 

Mazzarri cirticato motivo per far bene?
"Sembra che nella stampa ci siano pochi interisti, si parla sempre di crisi. Vedo pochi interisti in giro per darci morale (ride ndr). Thohir ha dimostrato di essere una grande persona, non va sotto prossione per le voci provenienti da tv e giornali. Dice che questa è casa sua e fa come vuole. Ha dimostrato di avere fiducia in allenatore e squadra. Mi fa piacere, quello che dicono non ci interessa molto". 

Condizione ritrovata?
"Quando hai continuità di lavoro pian piano arriva la condizione. Ringrazio Dio che sono arrivato a una buona condizione, mi permette di fare le cose che voglio in campo". 

La squadra gioca sotto le sue possibilità, nonostante dei buoni interpreti?
"Il calcio sembra semplice, non è così. Quando non si trovano le giuste misure e la serenità per esprimerti come singolo e squadra non è facile. Le potenzialità ci sono, ma la squadra è stata rifatta 3 mesi fa, ci vuole del tempo. Detto ciò, ho sentito spesso parlare del gioco, forse ci paragonano con il Barça o il Bayern, squadre dove i giocatori sono insieme da anni. Noi siamo in crescita, siamo una squadra nuova. Per me abbiamo fatto buone gare, non di certo la settimana in cui ne abbaimo perse due di fila, con un po' di caos. Pian piano cresceremo, mostreremo di poter dare continuità alla gara con il Napoli". 

Domanda di FcIN: Alla Lazio hai vissuto momenti difficili con la tifoseria, hai qualcosa da dire ai tifosi nerazzurri in questo momento difficile?
"Posso dire che loro devono avere pazienza ancora un po'. Ci sono stati momenti di cambiamento in società, non si cambia in un attimo come per magia. Serve pazienza e non rimpiangere il passato, che deve essere la nostra gloria. Possiamo avere un futuro di gloria. Dimentichiamo un attimo il passato e cerchiamo di avere pazienza e sostenere la squadra. Serve fiducia e magari sostenerci. Questo è il messaggio. Noi facciamo di tutto per portare all'Inter al vertice in campionato e in Europa". 

A centrocampo si porta troppa palla e si va poco negli spazi?
"Ogni squadra ha il suo modo di giocare, come ogni giocatore. Quello che va sfruttato sono le caratteristiche di ognuno. Il portare palla o giocarla di prima non è ciò che fa la differenza, lo fa sapere quando portarla o scaricarla. Il problema è nella soluzione, nei gol. Noi abbiamo il nostro modo di giocare, non copiamo la Fiorentina o altre. Vanno sfruttate al meglio le nostre caratteristiche, mie e di Mateo".

Responsabilità per uscire dal momento di crisi?
"Io penso che il momento più duro lo abbiamo passato. Col Napoli doveva cambiare qualcosa e abbiamo dato segnali importanti. Poi abbiamo vinto a Cesena, ora vinciamo ancora. Per come la vedo io era l'opportunità di dimostrare che eravamo padroni della situazione. Quel momento, in cui eravamo in bilico, è passato. A Cesena abbiamo vinto, ora dobbiamo far continuare il momento di crescita"

La Samp e Mihajlovic?
"Fanno bene dall'anno scorso ed hanno iniziato bene. Saranno difficili da affrontare, però so che contro di noi le squadre fanno le partite della vita. Pure noi abbiamo capito che dobbiamo sempre farla, ci mettiamo tutto. Siamo in casa e vogliamo fare risultato".

La Samp opportunità per accorciare il gap con la zona Champions? Un paragone con un altro specialista del calcio da fermo come Mihajlovic?
"Il paragone con lui è impossibile, sono ancora lontanissimo a livello di numero di gol. Certamente è uno scontro diretto e dobbiamo approfittarne nel miglior modo possibile per fare un passo verso quello che vogliamo ottenere".


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