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Hernanes: "Primi tre posti e lontani in Europa. Inter e Nazionale brasiliana..."

di Mattia Zangari
Fonte: Lance!net

Un inizio di stagione non certo memorabile quello di Anderson Hernanes in maglia nerazzurra: il Profeta, che era arrivato a gennaio come il primo vero grande colpo di Erick Thohir, oggi deve fare i conti anche con il declassamento in panchina e da poco deve convivere con il fatto di non essere stato convocato da Carlos Dunga nella Nazionale brasiliana. Per analizzare il suo momento personale e quello di squadra, Lance!net ha realizzato una lunga intervista con l'88 nerazzurro. Eccola di seguito:

Sugli obiettivi dell'Inter. "E' difficile fare previsioni o dire dove potremo arrivare. Quello che posso assicurare è che il nostro obiettivo è quello di lottare al top della classifica dall'inizio alla fine del campionato. La Serie A è una competizione molto dura, ma il nostro obiettivo è di essere tra i primi classificati. Sappiamo che dobbiamo lavorare duro per questo e battagliare per vincere il maggior numero di match. L'obiettivo è quello di lottare nel campionato italiano con le prime in classifica, mentre in Europa League vogliamo arrivare il più lontano possibile. Pensiamo partita dopo partita, cercando di vincerne il più possibile". 

Sui compagni più esperti ed emergenti. "Sappiamo che è molto importante avere un equilibrio tra i giocatori più giovani e più esperti. Con la vitalità e l'energia dei giovani assieme alla maturià e all'esperienza dei veterani in squadra si può creare una coesione interessante. E' importante che ci sia questo mix". 

Sul suo arrivo a Milano: "Mi sono totalmente adattato alla città, ai tifosi e alla squadra: mi sento già a casa. Anche la mia famiglia si è adattata bene". 

Sulla Nazionale brasiliana: "La Seleçao è ancora nei miei piani. Sono un giocatore giovane e il meglio della mia carriera deve ancora venire. Il mio obiettivo è tornare in Nazionale ed essere convocato ancora".

Su Dunga: "Posso dire che è un vincente: ha trionfato sia da allenatore che da giocatore e ora credo che sia ancora più consapevole e preparato". 


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