CorSera - Lautaro simbolo dell'Inter: no a 60 milioni l'anno dall'Al Hilal, Milano è casa. Ora punta al rinnovo
Da un lato, c'è Lautaro Martinez: il puntero argentino col gol nel sangue. All'angolo destro, invece, ecco Rafael Leao, il prestigiatore portoghese del dribbling. Questo, secondo il Corriere della Sera, sarà il duello nel duello di questo derby tra Inter e Milan che deciderà per il momento chi sarà la capolista del campionato: "Domani sera saranno faccia a faccia nella sfida show che potrebbe dare il primo vero scossone a questo campionato, anche se alla 4ª giornata parlare di partite decisive non ha senso. Li cerca mezzo mondo, sono corteggiati dai club più ricchi, pronti a fare follie pur di averli. Ma entrambi hanno scelto Milano. Come giocatori, ma anche come uomini. Perché per loro, che pure arrivano da lontano, dalle due rive opposte dello stesso oceano, Milano oggi è casa. Amicizie, amori, passatempi, affari, sogni professionali. Contratti lunghi, obiettivi alti: primo fra tutti, lo scudetto della stella".
Lautaro, in particolare, è l’uomo simbolo dell’Inter e non solo perché la società e Simone Inzaghi lo hanno responsabilizzato affidandogli la fascia da capitano: "È rimasto in Italia nonostante la corte dei sauditi: l’Al Hilal aveva bussato alla porta del suo entourage ventilando la possibilità di guadagnare 60 milioni l’anno per quattro stagioni. Ma il Toro, che nel quartiere di CityLife ha posto le basi (e che basi: un super attico delle Residenze Zaha Hadid con terrazzi e palestra), a Milano ha fatto nascere i suoi figli Nina e Theo e nei dintorni ha scelto di sposarsi. Lautaro e Agustina si sono detti sì con una cerimonia da libro delle fiabe a Villa d’Este, la lussuosa dimora di Cernobbio, nel maggio scorso. E a testimonianza del legame che li unisce a Milano hanno aperto nel cuore di Brera un ristorante (non di cucina argentina). Dopo il rinnovo del contratto fino al 2026, Lautaro è fra i giocatori più pagati della rosa (6 milioni netti), e su di lui non pende più la spada di Damocle della clausola da 111. Non ha fatto mistero che gradirebbe un ulteriore prolungamento, ma il dossier al momento non è sul tavolo di Beppe Marotta. Per avvicinarsi occorre un assegno da 150 milioni (più o meno come per Leao). È il giocatore che al Milan ha fatto più male. Già otto sono i gol complessivamente rifilati ai rossoneri. Ieri ha svolto il primo allenamento alla Pinetina, dopo gli impegni con l’Argentina: Inzaghi ha tirato un sospiro di sollievo, ai 3600 metri di La Paz è stato impiegato solo dall’85’. Il suo primo avversario da dribblare sarà però il jetlag".
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