GdS - Juve ultimo atto di una fragilità dimenticata: l’Inter è tornata inespugnabile. Il segreto di Inzaghi
"Da quando l'autunno ha intaccato gli alberi, il muro dell’Inter è tornato solido", si legge nell'analisi che la Gazzetta dello Sport fa del periodo che l'Inter di Simone Inzaghi sta vivendo. Periodo cominciato lo scorso 27 ottobre, quando i campioni d'Italia hanno incassato ben 4 reti dalla Juventus, ultimo atto di uno spettacolo di fragilità che i nerazzurri sembrano aver archiviato e dimenticato. Da allora le reti subite tra campionato e Champions sono state solamente tre, inanellando al contrario ben otto clean sheet.
"Inzaghi ha sistemato la difesa con il giubbotto tirato su e un freddo pungente. Sommer ha ripreso in mano le redini della retroguardia con autorevolezza" e dei 13 gol subiti nelle prime nove giornate è rimasto solo il ricordo sbiadito e se le reti al passivo sono notevolmente precipitate, anche la media dei tiri in porta concessi si è abbassata, fermandosi a 0,90. "Il segreto di un muro ritrovato è anche nella gestione delle rotazioni" scrive la Gazza che sottolinea la bravura di Inzaghi a sopperire ai diversi forfait, tra cui le pesantissime assenze di Acerbi e Pavard, mantenendo il livello qualitativo e realizzativo della squadra molto alto.
"Bisseck è ormai un titolare fisso, Carlos Augusto s’è riscoperto goleador contro Lazio e Como e Bastoni è il miglior centrale difensivo d'Europa per numeri: se parliamo di tocchi nella trequarti offensiva, big chance, passaggi lunghi completati e passaggi lunghi progressi effettuati è sempre tra i primi tre (o addirittura al primo posto)". Proprio il difensore dal numero 95 sulle spalle contro il Como è tornato a ricoprire una posizione che non occupava da due anni e mezzo, ovvero quella di centrale di difesa, concludendo la partita con 104 palloni toccati e 84 passaggi positivi. Numeri da capogiro che nessuno ha fin qui eguagliato. Ma questo dato, come la sua imprescindibilità, "ormai non è più una novità".
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