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Ibra-Barça: le cinque ragioni per cui El Mundo Deportivo si sbaglia

di Fabio Costantino

In Spagna danno l’operazione già per conclusa: Ibrahimovic e Maxwell al Barcellona, Eto’o e Tourè all’Inter. Eppure, nonostante l’entusiasmo dei media locali, in Italia al momento non esistono riscontri che confermino tale ipotesi, totalmente in disaccordo con le ultime notizie sulla trattativa tra Inter e Barcellona. Conti alla mano, il club catalano avrebbe valutato Eto’o 35 milioni di euro e Tourè 25 milioni di euro, a cui aggiungerà una decina di milioni per arrivare a quota 70. Proprio la cifra che Moratti ha chiesto inizialmente a Laporta, ma che nella fattispecie includerebbe anche Maxwell. El Mundo Deportivo sostiene che Moratti, pur di accontentare Ibrahimovic e di liberarsi della patata bollente Maxwell (anche lui, come Eto’o e Tourè, in scadenza tra un anno), avrebbe accettato di abbassare a 60 milioni o poco più la richiesta per lo svedese, inserendo nella cifra totale anche il cartellino di Maxwell, per la gioia del manager di entrambi, Mino Raiola, che fino a ieri era a Madrid cercando di vendere Ibra a Florentino Perez. Sulla vicenda, che deve essere ancora confermata, aleggiano non poche perplessità:

1) Sembra strano che Moratti si sia deciso all’improvviso ad abbassare le proprie pretese per Ibrahimovic, che lui non ha mai realmente avuto intenzione di cedere. Un atteggiamento in controtendenza che il presidente, finora, non ha mai manifestato, anzi;
2) Appare inverosimile la valutazione data ai cartellini di Eto’o (35 milioni) e Tourè (25 milioni), entrambi in scadenza tra un anno. Un club sano di mente non investirebbe tali cifre (60 milioni totali) su due giocatori che tra un anno potrebbero arrivare gratis, privandosi di un campione sotto contratto fino al 2013;
3) Davvero Moratti si accontenterebbe di appena 10 milioni di euro, supervalutando i due blaugrana, quando il Real Madrid, per Kakà, ne ha sborsati una settantina senza inserire contropartite tecniche? Anche all’Inter esiste un bilancio di cui tenere conto…
4) In Spagna danno per conclusa l’operazione, ma forse non considerano che prima di mettere nero su bianco c’è da risolvere la questione ingaggi. Per Maxwell e Tourè un accordo non parrebbe impossibile, ma Eto’o vuole la stessa cifra che Ibra guadagna attualmente all’Inter, mentre lo svedese intende mantenere il suo stipendio. Moratti e Laporta non sembrano particolarmente propensi ad accontentare tali richieste. Il primo, perché in tal modo verserebbe nelle tasche del camerunese una cifra che va al di là del suo valore e delle attuali condizioni del mercato (possibile chiedere più di quanto percepirà Kakà dal Real Madrid?). Il secondo, perché pagando Ibrahimovic 12 milioni a stagione si ritroverebbe alla porta i vari Messi, Henry, Iniesta e compagnia bella, fino ad arrivare a Pique, ognuno dei quali, in quanto campione d’Europa (titolo che Ibra non ha mai conquistato), pretenderebbe una gratifica giustificata dall’esborso fuori misura per un nuovo arrivato. Con gli equilibri del club che andrebbero a farsi benedire…
5) Il presidente blaugrana avrebbe accelerato l’operazione Ibrahimovic (voluto solo da Guardiola) per iscriverla al bilancio che si chiude entro il 30 giugno. Dopo settimane di parole e ipotesi di scenario, che non hanno trovato quasi mai conferma, sembra difficile che una trattativa di tali proporzioni (considerando anche le cifre in ballo) si possa concludere in così poco tempo. Venti giorni sembrano tanti, ma per certe maxi trattative sono in realtà pochi.

Ovviamente, le vie del pallone sono infinite e non si può certo escludere a priori che una trattativa come questa non possa realmente perfezionarsi secondo le indiscrezioni di El Mundo Deportivo. Ma per il momento la notizia sembra un po' campata in aria. Novità, senza ombra di dubbio, nei prossimi giorni.
 


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