Ibrahimovic-Inter-Barcellona: una settimana per avere chiarezza
Per quanto Moratti auspichi che non sia così, il caso Ibrahimovic rischia di diventare il tormentone del mercato 2009. Appare evidente come il rapporto tra il giocatore e la società non sia più cristallino come un tempo, lo svedese ha detto più di una volta che desidera fare nuove esperienze e il suo malcontento attuale si evince anche dagli atteggiamenti scorbutici in campo. Potrebbe essere solo una fase, destinata a terminare, ma a terminare rischia di essere anche il matrimonio Ibra-Inter. La società vuole trattenerlo, ma non può incantenarlo se lui chiedesse di partire. Già qualcuno si è espresso in modo eloquente sulla situazione: se Ibra vuole andarsene, non ha senso costringerlo a rimanere. Su questo aspetto c'è concordanza, tant'è che di fronte all'offerta faraonica Moratti ha già assicurato Raiola sul fatto che la prenderà in considerazione. L'Inter, sapendo di rimetterci dal punto di vista tecnico (Ibra è un giocatore unico), non vuole rimetterci da quello economico. Manca, però, almeno al momento, la proposta economica irrinunciabile a cui si può dire sì senza soffrire troppo.
Radiomercato sostiene che la pista più concreta porta al Barcellona, club a cui Ibrahimovic non direbbe di no e a cui verrebbe persino incontro riducendosi l'ingaggio attuale. Ma i catalani per ora non dispongono di una cifra talmente elevata da poter convincere l'Inter. Per ora. Perché la vittoria della Champions League potrebbe portare nelle casse di Laporta un centinaio di milioni di euro, più di quanto servirebbe per portare a termine questa onerosa trattativa. In Spagna stanno già facendo i conti: se la squadra di Guardiola alzerà al cielo mercoledì prossimo il trofeo più importante d'Europa, potrebbe immediatamente regalarsi il gioiello svedese. Le basi sono già state individuate: 40 milioni di euro all'Inter più il cartellino di Eto'o, valutato 25 milioni di euro. Poi, per l'ingaggio di Ibra, i fondi non mancherebbero di sicuro. Quello che non convince Moratti è la valutazione data a Eto'o, troppo alta considerando che tra un anno il suo contratto andrà in scadenza e con un po' di pazienza il camerunense potrebbe arrivare a parametro zero, o sfruttando l'articolo 17 della Fifa. Laporta però sostiene che quest'anno, a suon di gol, la punta si sia rilanciata anche dal punto di vista economico. C'è però un problema: il diretto interessato ha fatto sapere di voler rimanere a Barcellona dove si trova benissimo. Chi riuscirà a convincerlo del contrario? Insomma, per conoscere qualcosa sul futuro di Ibra basterà attendere la finale di Champions League. Nella speranza, per gli ammiratori del genio di Malmoe, che a trionfare siano gli odiati Red Devils...