Icardi: ''Responsabilità maggiori con la fascia, siamo un gruppo unito"
Fonte: Gazzetta dello Sport - Sport Week
Intervistato da Sport Week in merito a FIFA16 (videogioco di calcio di cui è stato scelto come testimonial), Mauro Icardi ha parlato anche di Inter. "Perché sono stato scelto come capitano? Semplice, perché ho segnato un sacco di gol l'anno scorso", risponde Maurito. "In realtà lo avevo letto sui giornali, ma di ufficiale non sapevo nulla. Quando mi è stata consegnata la fascia alla prima di campionato non è stata una sorpresa, orma me l'aspettavo. I collaboratori di Mancini, ogni tanto, qualche battuta la facevano, invece lui non mi ha mai detto nulla: sa che faccio il mio lavoro con coscienza, so che mi considera un giocatore con personalità". Icardi si sente davvero leader di questa Inter? "Leader no. Sono uno che può aiutare la squadra come l'anno scorso, con i gol. Nello spogliatoio, per esempio, parliamo un po' tutti, ci carichiamo a vicenda. Siamo già un gruppo molto unito e in campo si vede. Io intervengo se vale la pena, ma chi porta la fascia non è un poliziotto". Un consiglio chiesto a Zanetti? “No, ma se dovessi avere un qualsiasi dubbio sarebbe lui la prima persona alla quale mi rivolgerei. Ma non mi sento diverso a causa della fascia. Mi ha maturato da un punto di vista calcistico: in campo ho più responsabilità. Come uomo, invece, sono maturato tanto tempo fa: vivo da solo da quando avevo 15 anni".
"Con Messi anche in campo oltre che sulla copertina di FIFA16? Potrei farlo solo con l'Argentina, ma sono stato convocato solo due anni fa per una volta – se ne duole il centravanti nerazzurro –. Però posso dire che a FIFA gioco con il Barcellona, mentre prendevo l'Inter qualche anno fa: era quella di Mourinho e del Triplete". Invece Icardi da bambino con cosa giocava? “Pallone e bicicletta. Vengo da una famiglia modesta, anche sognar costava troppo. A 5 anni ho iniziato con il calcio. Adesso colleziono auto, ma sono fermo a tre".