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Ieri sprazzi di Andrea Poli: l'Inter stavolta potrebbe ripartire da lui

di Alberto Casavecchia

La società nerazzurra, nelle ultime giornate di calciomercato, ha dato via a un cambio di look a centrocampo. Partito Thiago Motta, volato verso Parigi laddove Leonardo e Ancelotti vogliono consegnargli le chiave del gioco, sono arrivati Angelo Palombo e Fredy Guarin. L'ex Samp è un giocatore esperto, che magari non avrà la stessa caratura internazione dell’italo-brasiliano, ma sprovveduto non lo è affatto e lo si è visto benissimo con il taglio sull’esterno per Zanetti, il quale ha servito Milito per il gol del momentaneo 4-3 ieri sera. Con lui è giunto dal Porto Guarin, giocatore cercato tantissimo dalla Juventus, arrivato all’Inter con un blitz portoghese degno di nota. Il colombiano darà senza dubbio qualità, quantità e freschezza alla mediana interista, ma non chiediamogli l’apporto che un Thiago Motta, fisicamente integro, dava a questa squadra.

Chi finalmente sembra tornato integro, dopo tanto penare, è Andrea Poli, protagonista ieri sera contro i palermitani di una gara gagliarda, fatta di tanto dinamismo, corsa, pressing e un bel pallone per Nagatomo che ha propiziato il rigore del pareggio. Poli, che poi ha lasciato spazio a Palombo esausto, ha dato vitalità a un centrocampo che a Lecce sembrava immobile. Esteban Cambiasso, tornato nella posizione di uomo davanti alla difesa, cucitagli addosso qualche stagione fa da Roberto Mancini, rende meglio, visto che non deve impegnarsi in lunghe corse per rientrare e dosa al meglio i suoi inserimenti palla a terra. Il Cuchu, in Puglia, sembrava avesse ghisa nei muscoli.

La soluzione Poli, in attesa del completo recupero di Fredy Guarin, potrebbe essere l’ideale, nonostante ieri sia sembrata essere una scelta d’emergenza. Il ragazzo veneto, pupillo di Marco Branca, ha bisogno di giocare, di sentire il clima partita per poter crescere in autostima, perché l’Inter ha bisogno di nuova linfa a centrocampo, in quanto Cambiasso e Zanetti, pur inossidabili, hanno un chilometraggio molto avanzato. Nel calcio moderno (specie in quello italiano) la fisicità, il dinamismo e l’aggressività, sono componenti fondamentali, componenti su cui Antonio Conte sta basando il primato della sua Juventus, una squadra (bisogna ammetterlo) superiore alle altre in quanto a condizione atletica e durata.

Quella durata che nell’Inter, purtroppo, da inizio stagione è limitata, visto l’avanzare dell’età dei suoi interpreti della mediana. Chissà se, oltre al tanto atteso Guarin, ci sarà spazio anche per Andrea Poli, un calciatore che, dovesse ripetere la prestazione di ieri con maggiore costanza, sarebbe un giocatore ideale per affrontare il presente e costruire il futuro.


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