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Il centrocampo che verrà: muscoli e freschezza, ma manca un regista

di Fabio Costantino
McDonald Mariga sta facendo bene a Parma

Domenica pomeriggio il centrocampo dell’Inter ha ‘salutato’ anche in campo un nuovo ingresso: Fredy  Alejandro Vasquez Guarin, il fiore all’occhiello del mercato invernale nerazzurro che solo recentemente è tornato abile e arruolabile dopo un lungo infortunio muscolare. Il colombiano ha avuto un buon impatto sul match e ha mostrato parte delle sue qualità, un mix di tecnica e forza fisica non indifferente. E non è ancora al massimo della forma, va aggiunto. Guarin sarà dunque nella prossima stagione uno dei punti fermi della mediana dell’Inter, dopo queste 9 partite di rodaggio che restano in campionato. Proprio questo è il reparto che ha maggiormente sofferto in questa stagione e qui la società probabilmente interverrà per assicurare un'iniezione di ‘sangue fresco’, per dirla alla Mourinho.

CHI RESTA, CHI VA - Già oggi due centrocampisti emergenti si sono guadagnati una conferma importante e soprattutto maggiore fiducia da tutto l’ambiente: Joel Obi e Andrea Poli sono i volti nuovi di un’Inter stanca e bisognosa di energia. La loro crescita è palese così come l’aumento del minutaggio, anche se per considerarli titolari ce ne vuole. A prescindere dall’essere o meno degni dell’undici che scende in campo, entrambi potranno offrire alternative preziose a chiunque allenerà l’Inter la prossima stagione. Da giugno, comunque, anche Cambiasso, in evidente spolvero domenica scorsa, continuerà a rappresentare un cardine della mediana, così come Zanetti che di certo non si tirerà fuori finché il fisico glielo permetterà. Da valutare la posizione di Stankovic, che potrebbe ricevere altre proposte interessanti per il resto della sua carriera, mentre Palombo dovrebbe far ritorno a Genova.

DUE NEW ENTRY SICURE - Tra i nuovi arrivi, McDonald Mariga e Juraj Kucka sono i maggiori indiziati per rafforzare il centrocampo. Muscoli e dinamismo per il kenyota, senso della posizione e piedi buoni per lo slovacco. Entrambi sono già praticamente nerazzurri, con Mariga che oggi gioca a Parma in prestito con diritto di riscatto e Kucka che veste ancora la maglia del Genoa ma per metà è di proprietà dell’Inter. Non si tratta di grandi nomi, sia ben chiaro, ma il reparto nevralgico del campo necessita soprattutto di freschezza e lucidità, troppo spesso mancate in questa triste stagione. Cambiasso, Zanetti, Guarin, Obi, Poli, Mariga e Kucka: salvo qualche innesto dalla Primavera (Duncan?) dovrebbero essere loro i centrocampisti della rosa nerazzurra la prossima stagione. Un mix di esperienza e freschezza, come da tempo predica la dirigenza, anche se all’occhio salta subito un’assenza non da poco.

MANCA UN TASSELLO FONDAMENTALE - Dei sei giocatori sopra citati infatti nessuno ha caratteristiche di regista. Una lacuna pericolosa che permane dalla cessione di Thiago Motta al Paris Saint Germain e che non è mai stata colmata. In qualsiasi squadra con ambizioni serve un elemento di questo genere: non solo piedi buoni, ma anche visione panoramica del campo e capacità di dettare i tempi. Per questo motivo sarebbe importante andare a pescare sul mercato un regista degno di tal definizione, e i nomi che vengono fatti in questo periodo sono ‘interessanti’: Nuri Sahin, che al Real ha trovato poco spazio; Yann M’Vila, che lascerà il Rennes a fine stagione; Miguel Veloso, da tempo accostato ai nerazzurri e già esperto di calcio italiano; infine Montolivo, forse l’opportunità più ghiotta per il semplice fatto che a giugno sarà libero dal contratto con la Fiorentina e arriverebbe a parametro zero (sempre che non sia già d’accordo con il Milan). Come sempre, a far la differenza saranno i costi dell’operazione, e al di là del fiorentino solo Veloso appare realmente alla portata, anche in virtù della corsia preferenziale Inter-Genoa.

PER SOSTENERE L'ATTACCO - Tirando le somme, qualunque modulo adotterà l’Inter la prossima stagione, che sia il 4-3-3 o il 4-3-1-2, questo potenziale centrocampo sarà senza dubbio ‘importante’, oltre che più giovane di quello attuale. Le alternative all’allenatore nerazzurro non mancheranno e se il club vorrà regalargli anche il regista di cui la rosa ha bisogno completerà il reparto. Con tanti muscoli ed energia in mezzo sarà possibile proporre anche un attacco più creativo e variegato, perché la squadra riuscirebbe a sostenerlo. Cosa raramente accaduta in questa stagione, con evidenti conseguenze.


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