Il cuore non basta, l'Inter saluta la Champions League
Niente da fare, l'Inter saluta la Champions League e lo fa dopo una partita a dir poco sfortunata. Decisamente migliore rispetto a quella dell'andata conclusa a reti inviolate. Il 2-0 finale per il Manchester United condanna i nerazzurri all'ennesima eliminazione agli ottavi del torneo, in cui neanche la mano di Mourinho ha potuto invertire il trend negativo degli ultimi anni. Peccato davvero, soprattutto perché l'Inter gioca una buona partita ma paga dazio due volte senza quasi neanche accorgersene. In entrambi i casi, a inizio dei tempi di gioco, a conferma di un approccio sbagliato sin dai primi minuti. Il sogno Champions si infrange contro la corazzata di Ferguson, al quale è riuscito finalmente il colpo di battere il collega nemico Mourinho. Nessuna sorpresa sulla formazione nerazzurra: come anticipato alla vigilia, al fianco di Ibrahimovic trovano spazio Stankovic e Balotelli, occasione unica per il giovanissimo attaccante dal punto di vista internazionale. In difesa torna Samuel al fianco di Cordoba, a centrocampo si rivede Vieira, alla cui esperienza Mourinho non vuole rinunciare. Secondo esame Cristiano Ronaldo per il baby Santon, anche lui al varco della mini consacrazione europea. Il recupero di Ferdinand è la migliore notizia per sir Alex Ferguson, che con una difesa più coperta (recupero di Vidic compreso) può scatenare la sua forza offensiva che gli ha garantito 19 vittorie nelle ultime 20 giornate. Inutile sottolineare come il clima all'Old Trafford sia quello delle sfide epiche.
Dopo 4 minuti però è subito salita per i nerazzurri: Vieira perde Vidic nel cuore dell'area e il difensore mette la palla nell'angolo dove Julio Cesar può solo guardare. L'Inter cerca una timida reazione, ma non punge contro una retroguardia avversaria ben organizzata e ottima negli anticipi su Ibrahimovic. Dal canto suo, lo United bada soprattutto a tenere palla e a rallentare i ritmi in campo, soprattutto quando gli ospiti sembrano salire con maggiore convinzione. Clamorosa occasione per l'Inter al 28': punizione di Maicon e colpo di testa schiacciato di Ibra, che scheggia la traversa e termina a fondo campo. Peccato, davvero. La squadra di Mourinho cresce minuto dopo minuto, costringendo il Manchester ad arretrare, ma Ibra è troppo solo e quando riceve la palla non sa che farne. Magia di Stankovic al 36': il serbo tenta il jolly di prima intenzione su sponda di Ibrahimovic ma il pallone sfiora l'incrocio dei pali. Dall'altra parte splendida uscita di Julio Cesar, che chiude lo specchio a O'Shea tenuto in gioco da Maicon. I ritmi si alzano e le occasioni aumentano. Ibra inventa un assit strepitoso per Stankovic, che impatta però male la sfera a pochi passi da Van der Saar. Grande palla di Balotelli per Ibra al 40', ma il diagonale dello svedese termina fuori di poco. Buona incursione di Maicon al 44', ma il destro del brasiliano viene fermato da Van der Saar. La replica dalla distanza di Rooney si spegne a fondo campo e rappresenta l'ultima nota di cronaca di un primo tempo iniziato malissimo, ma terminato in crescendo per l'Inter.
La ripresa non vede più in campo Vieira, sostituito da Muntari. Tatticamente i nerazzurri tornano al classico 4-3-1-2, con Stankovic che abbandona la posizione di esterno destro per tornare a giostrare dietro le due punte. Il primo squillo di tromba porta la firma di Balotelli: destro violento, ma fuori. Al 48' arriva però la beffa del 2-0: cross di Rooney da sinistra e anticipo di Cristiano Ronaldo che firma un gol pesantissimo, con Berbatov che si trova però in fuorigioco sul traversone. L'Inter tenta una reazione con un sinistro di Cambiasso, ma Van der Saar respinge il suo tiro e, contemporaneamente, la speranza interista. Nel frattempo Mourinho lancia la terza punta: Adriano entra al posto di Stankovic. Che sia una serata sfortunata per i nerazzurri è palese al 60': triangolo largo Adriano-Cambiasso, tentativo acrobatico del brasiliano e palo clamoroso. Non ne va bene davvero una. Dall'altra parte doppia occasione per i Red Devils, che costringono Julio Cesar a intervenire su Berbatov e Cristiano Ronaldo nel giro di pochi secondi. Al 70' escono Balotelli e Scholes, entrano Figo e Anderson. Tatticamente, cambia poco per entrambe. Bello il cross di Muntari al 72', ma la deviazione di Ibrahimovic, che sembrava destinata a miglior sorte, si spegne sull'esterno della rete. La fortuna ha in pratica deciso da che parte stare, senza il minimo dubbio... Bene Julio Cesar all'85' sul calcio di punizione di Cristiano Ronaldo, in quello che è l'ultimo episodio da segnalare della partita. Il fischio finale di Stark manda in visibilio l'Old Trafford e impone all'Inter l'ennesimo boccone amarissimo d'Europa.
MANCHESTER UTD-INTER 2-0 (1-0)
MARCATORE: Vidic al 4’ p.t.; Ronaldo al 4’ s.t.
MANCHESTER UTD (4-4-2): Van der Sar; O’Shea, Ferdinand, Vidic, Evra; Ronaldo, Carrick, Scholes (dal 25’ s.t. Anderson), Giggs; Rooney (dal 39’ s.t. Park), Berbatov. (Foster, Evans, Gibson, Fletcher, Tevez). All. Ferguson.
INTER (4-5-1): Julio Cesar; Maicon, Cordoba, Samuel, Santon; Stankovic (dal 13’ s.t. Adriano), Cambiasso, Vieira (dal 1’ s.t. Muntari), Zanetti, Balotelli (dal 25’ s.t. Figo); Ibrahimovic. (Toldo, Maxwell, Rivas, Cruz). All. Mourinho.
ARBITRO: W. Stark. Assistenti: Kadach-Wezel (Ger).
NOTE: serata umida, stadio esaurito (75mila spettatori circa); ammoniti Samuel (I) al 7’, Muntari al 31’ s.t. per gioco scorretto; angoli 7-3; recuperi: 0 p.t. 2' s.t.