Il giovane titulo: riviviamo tutta la cavalcata dell'Inter a Viareggio
"Una vittoria magnifica, alla quale tenevo tantissimo". Così Massimo Moratti ha definito la prestigiosa vittoria ottenuta quest'oggi dai ragazzi della Primavera di Fulvio Pea, che si sono aggiudicati, superando la Fiorentina per 2-0, la 63esima edizione della Viareggio Cup - Coppa Carnevale, tornando dopo tre anni sul trono della principale manifestazione internazionale per le giovanili, scalzando la Juventus dominatrice delle ultime due edizioni. Un trionfo che vale tanto, che testimonia ulteriormente la bontà e la qualità del settore giovanile nerazzurro, un vivaio del quale non ci si può stancare di tessere le lodi, specie dopo un trionfo come quello arrivato oggi a Livorno.
Che l'Inter avesse tutte le intenzioni di ben figurare in questa manifestazione si è capito da subito, dal primo match disputato contro gli italo-australiani dell'A.P.I.A. Leichhardt, domati con un netto 3-0. Soprattutto, sin da subito si è capito chi sarebbero stati i due trascinatori dei nerazzurrini verso il trionfo finale: Simone Dell'Agnello e Denis Alibec, a segno nella prima partita e costantemente nei tabellini dei match giocati dalla squadra nerazzurra. L'unica parentesi è rappresentata dall'austriaco Christoph Knasmullner, arrivato all'Inter a gennaio, autore del provvisorio 2-0. E un altro ragazzo arrivato nel mercato invernale, Francesco Bardi, portiere prelevato dal Livorno, comincia a far intravedere quelle caratteristiche che poi lo renderanno uno dei protagonisti del torneo.
Lorenzo Zerbato, attaccante del Legnago Salus, rimarrà a suo modo negli archivi di questa manifestazione, visto che è stato l'unico capace di bucare la porta dell'Inter in tutto il torneo, nella gara poi vinta con la Rappresentativa Serie D, successiva al poker rifilato al Viareggio padrone di casa. La scalata verso il trionfo prosegue nella fase a eliminazione diretta, prima con due vittorie di misura con Prato e Genoa, suggellate dai gol dei soliti due Alibec e Dall'Agnello e dalle parate di Bardi, che contro i Grifoni neutralizza il primo rigore, quello del genoano Polenta. Rigori che esalteranno Bardi nella semifinale con l'Atalanta: respingendo le conclusioni di Almici e Minotti, il talentuoso portierino porta l'Inter a casa sua, a Livorno, per la finale.
Il resto è storia di oggi: la doppietta di Dell'Agnello, che respirata aria di casa si è ulteriormente caricato, la resistenza agli attacchi della Fiorentina, le parate del grandissimo Bardi, la difesa strenua di un eccezionale Benedetti e le incursioni di Faraoni che difesa o attacco a quanto pare per lui sono la stessa cosa. Pea mescola sapientemente il tutto e alla fine arriva l'apoteosi. La grande festa di un gruppo magnifico, dove tutti hanno fatto la loro parte, anche coloro che hanno giocato meno. Sembrerà banale, ma è giusto citarli tutti insieme ancora una volta, i nomi di questi ragazzi: Francesco Bardi, Simone Benedetti, Cristiano Biraghi, Marco Davide Faraoni, Jacopo Galimberti, Marek Kysela, Federico Mannini, Felice Natalino, Sebastian Carlsen, Lorenzo Crisetig, Ibrahima Mbaye, Matteo Cincilla, Milan Jirasek, Christoph Knassmullner, Simone Pasa, Andrea Romanò, Lukas Spendlhofer, Denis Alibec, Daniel Bessa, Simone Dell'Agnello, Alberto Gallinetta, Andrea Lussardi, Junior Tallo, Mame Thiam.
Eccoli, tutti insieme, coloro che hanno scritto questa pagina importante della storia del settore giovanile interista, riportando la Coppa Carnevale nelle bacheche di Corso Vittorio Emanuele. Leonardo ieri in conferenza stampa ha ammonito: "Non bisogna fare paragoni scomodi coi grandi, perché per questi ragazzi è un momento delicato e caricarli di aspettative è errato". Più che giusto l'avviso di Leo: sono dei ragazzi, devono crescere, un atteggiamento del genere si può rivelare inutile se non dannoso per loro. Però oggi, li celebriamo per quello che sono: i 24 protagonisti di questo importantissimo e indimenticabile giovane titulo.
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