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Il punto sugli attaccanti: il mercato non richiede interventi, anche se...

di Fabio Costantino

Non è certo una priorità per il mercato nerazzurro. Magari potrebbe essere un'opportunità last minute. L'arrivo di un altro attaccante figura in coda nella to do list di Branca e Ausilio, al momento concentrati sull'esterno e sul centrocampista. Walter Mazzarri, checché se ne dica o scriva sui giornali, non è preoccupato dal reparto offensivo che è rimasto a secco nei due impegni oltre oceano. Sa bene che tutti i suoi giocatori sono reduci da una preperazione atletica dura e che le gambe non possono rispondere in modo adeguato nell'immediato. L'obiettivo è essere pronti per il campionato, non certo per la Guinness International Champions Cup.

Resta il fatto che nomi di attaccanti vengono costantemente avvicinati all'Inter, ma solo perché si tratterebbe di opportunità interessanti. Osvaldo e Gilardino sono quelli più gettonati, ma al momento le possibilità che arrivino sono piuttosto basse vuoi per una mancanza di necessità, vuoi per priorità altrove. Questo però non esclude che negli ultimi giorni del mercato qualche sorpresa possa concretizzarsi. Intanto si continua a lavorare con i quattro attaccanti attualmente in rosa più il giovane Capello, aggregato alla tournée dopo qualche giorno di preparazione a Pinzolo. L'ex Bologna, che sarà punto fermo della Primavera di Cerrone, si sta mettendo in evidenza e sta guadagnando crediti da tutto l'ambiente nerazzurro. Ad oggi, ecco la situazione dei centravanti a disposizione di Mazzarri, a partire dall'unica garanzia.

RODRIGO PALACIO - Non sta trovando il gol contro avversari di una certa caratura, ma sta svolgendo un lavoro molto utile alla squadra. Tocca a lui fare da collante tra centrocampo e prima punta, con tanto movimento e tagli continui. Peccato che spesso si trovi a ricevere il pallone troppo lontano dalla porta e, di conseguenza, a essere meno produttivo negli ultimi 16 metri dove è una sentenza. Dei quattro attaccanti in rosa, è l'unica certezza.

ISHAK BELFODIL - Il Ramadan lo ha rallentato non poco, per fortuna sta per finire e finalmente potrà rimettersi al pari con i compagni. Qualche prestazione un po' sottotono (anche se contro Amburgo e Chelsea ha goduto di spiccioli di partita), poi i numeri contro il Valencia che lo hanno messo in evidenza nel grigiore complessivo. Sta crescendo visibilmente e da quanto visto finora uno dei suoi must sarà la partenza palla al piede da posizioni decentrate e la corsa verso la porta, il che lo rende adattabile anche come seconda punta. Un po' macchinoso a causa di un fisico che richiede più tempo per entrare in forma, ma promette bene.

MAURO ICARDI - Per caratteristiche è colui che soffre di più la carenza di palloni giocabili nella metà campo avversaria. Contro l'Amburgo gli sono stati sufficienti pochi secondi per dimostrare quanto micidiale sappia essere nell'area di rigore, ma dopo quella opportunità di occasioni ne ha avute poche. Contro il Valencia, entrato da poco, ha messo in difficoltà Diego Alves con un destro rapido da pochi metri, ma se i compagni non giocano per lui tende a eclissarsi. La sua crescita sarà direttamente proporzionale a quella del gioco offensivo della squadra, quindi dovrà essere Mazzarri a valorizzarlo.

DIEGO MILITO - Scalpita, il Principe. Ha voglia di tornare già a settembre, magari non ancora al 100% ma all'80 sì. E potrebbe bastargli anche questo per essere ancora decisivo. Nonostante i due nuovi arrivi, resta la sensazione che quando l'argentino sarà abile e arruolabile Mazzarri punterà ciecamente su di lui in coppia con Palacio. Bisognerà valutare con molta attenzione come il ginocchio operato risponderà alle sollecitazioni che il suo cambio di passo e le sue ormai tradizionali sterzate gli causeranno. C'è infatti grande differenza tra allenamento e partita, quindi massima cautela.


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