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Il quarto posto Champions è un miraggio: solo l'Inter ci tiene in vita

di Fabio Costantino
Il gol di Stankovic nel 4-3 dell'Inter al Tottenham, unica vittoria europea per l'Italia

Stasera con l’anticipo Fiorentina-Bari torna il campionato di Serie A, opportunità unica per il nostro calcio di mettersi alle spalle il pessimo turno di coppe appena trascorso. Delle sette squadre italiane in campo, solo l’Inter ha vinto e solo Juventus e Napoli, pareggiando senza convincere, hanno evitato la sconfitta. Un andamento che conferma la crisi del calcio italiano a livello internazionale, esplosa dopo tanto covare ai Mondiali in Sudafrica. Anche a livello di club, infatti, l’Italia non brilla e in pratica si è giocata il quarto posto Champions in favore della Germania. I tedeschi infatti ci hanno superato nel ranking Uefa e dalla stagione 2012/2013, molto probabilmente, avranno loro il quarto posto che significa preliminari di Champions League, a discapito nostro che invece lo perderemo. I punti da recuperare per il calcio italiano, dopo le ultime partite in Europa, sono adesso 6,43 contro i 4,79 di inizio stagione: una perdita di altri 1,64 punti, decisamente pesante.

In questo contesto, va sottolineato che solo l’Inter si stia comportando come si deve in ambito internazionale. La vittoria nello ‘scontro diretto’ Italia-Germania dello scorso 22 maggio a Madrid, quando i nerazzurri hanno conquistato la Champions League nella finale contro il Bayern Monaco, è servita solo a tamponare la falla che lentamente si stava allargando dopo l’uscita di scena delle altre nostre rappresentanti. Anche in questa edizione di coppe europee, il bilancio è magro, sia in Champions sia in Europa League. Solo l’Inter, non a caso, guida il proprio girone e vede notevolmente aumentare la percentuale di chance di qualificazione agli ottavi di finale. L’ascesa dei nerazzurri, iniziata la scorsa stagione dopo anni di vacche magre, appare l’ultimo spiraglio di possibilità di tenere in vita il quarto posto Champions, e questo la dice lunga sul fatto che le critiche piovute sulla società di Corso Vittorio Emanuele, rea di essere poco autarchica, siano state e siano ancora totalmente fuori luogo.

Alla fin fine, pur non esponendo tanti gioielli nostrani, l’Inter è l’unica realtà italiana a fare bene in ambito internazionale, in barba a chi punta il dito ed esalta le proprie scelte nazionaliste, salvo poi trovarsi a raccogliere i propri cocci dopo pesanti batoste internazionali. In casa nerazzurra, comunque, questo è un non problema. Infatti le accuse di eccessiva esterofilia sono sempre passate in secondo piano al cospetto di strategie di mercato ad ampio respiro che, numeri alla mano, stanno dando i loro frutti. E non va dimenticato che molti degli ‘stranieri’ che giocano nell’Inter, e che si battono per rappresentare in campo internazionale una squadra italiana, si sono guadagnati una cittadinanza onoraria nel nostro Paese, quanto meno per meriti sportivi. Dopotutto, i vari Zanetti (ormai italianissimo), Cambiasso, Thiago Motta e Milito, giusto per citarne alcuni, hanno nelle loro vene sangue del Belpaese. Sia di nascita, sia iniettato in virtù di quanto hanno dato, in termini professionali, all’Inter ma anche al nostro movimento calcistico.

 

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