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Il reparto difensivo: ecco dove è necessario intervenire

di Giuseppe Granieri

I giornali, nell’analizzare il mercato dell’Inter, tendono a concentrarsi eccessivamente sul reparto avanzato o sul centrocampo. Trascurando di fatto la difesa. È vero che la retroguardia nerazzurra è – e sarà – la migliore (cioè la meno battuta) del campionato, ma è vero anche che in qualche gara ha mostrato più di qualche defaillance (Manchester, Atalanta, Cagliari). Una mano di fresco potrebbe essere data al centro e sulla fascia sinistra. Cordoba – non è un mistero per nessuno – non fa impazzire Mourinho, il quale l’ha rimpiazzato addirittura con Rivas. Ed è tutto dire. I nomi che si fanno sono quelli di Ricardo Carvalho: pupillo di “Mou” che lo portò dal Porto al Chelsea, facendone una colonna. Carvalho è il prototipo del difensore centrale moderno, capace di stoppare l’azione e farla ripartire come un vero e proprio regista, ma è abile anche sulla palle alte. Poi, un rinforzo per la fascia sinistra potrebbe essere quel Matteo Rubin che tanto piace alla dirigenza nerazzurra.

L’agente del giocatore, Bruno Carpeggiani, tempo fa non nascose di avere ricevuto da Marco Branca una telefonata. Un sondaggio? Un tentativo? Da che mondo è mondo non si fanno telefonata tanto per, o per confermare un’amicizia. Vero è che Rubin, in passato, è stato al centro degli interessi dell’Inter. Ora, la situazione, stante il rinnovo molto probabile di Maxwell e lo spostamento di Chivu sulla fascia sinistra e l’esplosione – da confermare, però – di Santon, è questa: certo, per Rubin la concorrenze sarebbe folta e numericamente considerevole. Ma, come detto, Maxwell non ha ancora rinnovato, e Mourinho non considera Chivu un laterale. Il mercato è aperto: vedremo.
 


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