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Ince: "Inter, volevo restare e giocare con Ronaldo! Via per la famiglia, ma se..."

di Daniele Alfieri

"Sarebbe stato difficile passare dal Manchester United al Liverpool, ma l'aver giocato per due anni nell'Inter ha reso tutto più facile". Lo dice Paul Ince in un'intervista concessa ai microfoni dell'Independent, a meno due giorni dall'attesissimo big match dell'ottava giornata di Premier League, quello che lunedì sera ad Anfield metterà di fronte i Reds di Jurgen Klopp e i Red Devils di José Mourinho. Ince, che ha vestito le maglie dei due club inglesi, riserva pure dei retroscena legati alla sua tappa in nerazzurro a San Siro.

"Non sto dicendo che non avrei considerato la possibilità di trasferirmi direttamente dal Manchester United al Liverpool. Semplicemente le cose non sono andate in quel modo. Volevo restare all'Inter - spiega il 48enne di Ilford -, avevo ancora tre anni di contratto e il club aveva appena preso Ronaldo. Mi sarebbe piaciuto tantissimo giocare con lui. Ma per la mia famiglia, decisi di tornare in Inghilterra. Fosse dipeso solo dal calcio, probabilmente oggi starei ancora vivendo in Italia".

Dopo l'Inter la scelta di accettare l'offerta dei Reds. "Quando tornai in Inghilterra, il Liverpool era l'unico club per me perché la squadra era sempre più vicina allo United e io conoscevo tanti ragazzi: Macca (Steve McManaman, ndt), Robbie (Fowler, ndt), David James. Quello che dovete ricordare è che io non ho mai voluto lasciare lo United. Ero lì da sei anni e stavo negoziando un prolungamento per altri quattro anni. Poi però lo United raggiunse un accordo con l'Inter. Non fui io a spingere ad andarmente. Ero felice a Manchester.

Quando lasciai l'Inter per tornare in Inghilterra - continua Ince -, lo United era la prima opzione, ma il club non mi considerava. Perciò quando un altro grande club come il Liverpool si fa avanti cosa fai? Non dici: "Non vado al Liverpool perché chissà cosa diranno i tifosi dello United". Non puoi vivere la tua vita in questo modo. Io sono più forte di questo. Non mi è mai passato per la testa di rifiutare il Liverpool. Ho trascorso sei anni stupendi allo United, ma loro non mi vollero. E io dovevo andare avanti".


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