Incognita trequarti: Kharja in pole su Coutinho e Pandev, ma Obi...
'Melius abundare quam deficere' dicevano i latini. E mai proverbio fu più azzeccato per commentare lo stato attuale della rosa di Leonardo, che al Manuzzi di Cesena, domani sera, sarà privo di entrambi i suoi trequartisti: Wesley Sneijder e Dejan Stankovic. L'olandese si è bloccato per un risentimento muscolare a un polpaccio e non è stato neppure convocato, mentre il serbo, dopo il problema muscolare accusato con la Lazio, spera di tornare per la finale di Tim Cup, ancora tutta da guadagnare.
Un bel guaio per Leo, che d'un tratto si ritrova orfano di due pedine fondamentali. Un vero peccato, soprattutto per la condizione che i due stavano attraversando: Stankovic era reduce dal gol fenomenale dell'Olimpico in Coppa Italia e Sneijder aveva messo in buca la punizione del momentaneo 1-1 contro la squadra di Reja. E, invece, adesso si dovrà fare a meno di loro e di Julio Cesar, espulso ingiustamente da Morganti dopo il rigore discutibilissimo fischiato in favore di Zarate.
Per la loro sostituzione si prevedono almeno tre scenari.
Se l'allenatore interista dovesse optare per il rombo di centrocampo, ecco che il favorito sarebbe Kharja, che si piazzerebbe dietro Eto'o e uno tra Pazzini (favorito) e Milito. In lizza anche Coutinho, ma le sue quotazioni non sembrano alte.
In caso di 4-2-3-1, riecco l'opzione Pandev nei tre dietro la punta, con Kharja ancora lì pronto per fare il raccordo tra attacco e centrocampo. In mediana, scontato l'impiego di Cambiasso, probabile rivedere pure Thiago Motta. L'altra maglia se la giocano Mariga e, appunto, Kharja. Con il kenyano titolare, però, Leo dovrebbe avanzare uno tra il Cuchu e l'italo-brasiliano.
Da non scartare l'ipotesi Obi, soprattutto se il tecnico nerazzurro dovesse continuare sulla strada del 4-4-1-1. In tal caso, il nigeriano verrebbe schierato alto a sinistra, con Cambiasso e Motta (o Mariga) interni e Zanetti a destra. Anche qui, però, Pandev potrebbe essere riproposto esterno di fatica come a Roma in coppa, ad assecondare Eto'o dietro Pazzini (o Milito).
Insomma, Leonardo non può lamentarsi: i tempi di Natalino, Biabiany e Alibec, con tutto il rispetto, sono ben lontani e anche due assenze pesantissime come quelle di Sneijder e Stankovic possono essere assorbite nel migliore dei modi.