Infermeria sempre affollata: ecco chi ha chance di giocare il derby
Julio Cesar, Maicon, Cordoba, Samuel, Chivu, Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Stankovic, Pandev e Milito. Un 4-4-2 niente male, con Materazzi, Muntari e Mariga in panchina pronti a subentrare. Non si tratta della formazione che Benitez potrebbe schierare contro il Lecce mercoledì sera, ma di quella ideale degli infortunati nerazzurri, almeno coloro che hanno dovuto saltare una o più partite a causa di malanni fisici. Quasi tutti di natura muscolare. Una super squadra, insomma, che se non avesse avuto la 'sfortuna' di entrare in questa lista avrebbe permesso all'Inter di ottenere molto di più di quanto raccolto finora. Con nomi di questo calibro costretti a star fuori, chi più chi meno, è difficile sperare di ottenere grandi risultati, per quanto chi li ha sostituiti non è certo gente da oratorio.
E' soprattutto il centrocampo il reparto più falcidiato dagli infortuni, non è una novità. Non lo è neanche la sofferenza delle ultime due partite, Tottenham e Brescia, nata da una mediana inconsistente che ha diviso in due tronconi la squadra togliendole equilibrio. Anche contro la squadra allenata da Iachini si sono palesati problemi di natura tattica: gli attaccanti (Milito, Eto'o, Coutinho e Pandev) si sono mossi poco e non hanno ricevuto rifornimenti. In pratica, chi prendeva palla la portava avanti senza servire il compagno più disponibile. Sneijder e Zanetti, giocatori adattati al ruolo di mediani, non sonostati in grado di fare filtro e, oltre ad abbandonare i quattro davanti, non hanno coperto a dovere i quattro dietro, spesso in difficoltà contro il solo Caracciolo. In pratica, l'ennesima conferma del fatto che, al di là del luogo comune, nell'Inter di Benitez il centrocampo sia il reparto principale per l'evoluzione del gioco. E con interpreti adattati e ridotti all'osso, è difficile sperare di fare di più insistendo su questo modulo tattico.
Un po' alla volta i vari Cambiasso, Stankovic, Mariga, Thiago Motta e Muntari torneranno al loro posto, ma non va escluso un ritorno sul mercato, per quanto Obi contro le Rondinelle abbia dimostrato di non essere un novellino e di avere, anche a 19 anni, qualcosa da dire in Serie A. Lui e Nwankwo possono essere carte valide in situazioni di emergenza (vedi Lecce), ma da gennaio in poi non ci si potrà più permettere di scherzare: serve gente di qualità ed esperienza per arrivare al meglio agli impegni decisivi. La maggiore preoccupazione, in questo momento, è legata al derby, per quanto la trasferta di Lecce inviti alla massima prudenza, soprattutto a causa delle assenze. Il 14 novembre, contro i rossoneri Benitez non sa ancora di quali giocatori potrà disporre.
Stankovic rientrerà in gruppo a inizio settimana e non si esclude una sua disponibilità per il Milan. Difficile, ma non impossibile prevedere un rientro di Cambiasso e Mariga, mentre Julio Cesar dovrebbe essere della partita senza problemi. Poche chance invece per Thiago Motta, Muntari e soprattutto Maicon, per il quale potrebbero essere necessari 20 giorni di stop. Inutile sottolineare che Samuel non sarà della partita. I prossimi giorni saranno dunque decisivi per capire quali nerazzurri potranno disputare il derby. La sfortuna vuole che prima ci sia questo 'pericoloso' turno infrasettimanale salentino. Di certo Benitez avrebbe preferito preparare la stracittadina con calma senza distrazioni di questo genere.
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