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Infortunio Ranocchia, due le vie: terapia conservativa o intervento

di Alessandro Cavasinni

Questa proprio non ci voleva. Andrea Ranocchia si è fermato nuovamente, e sempre per colpa del ginocchio. Un'articolazione particolarmente delicata, che sta facendo penare il forte difensore azzurro e nerazzurro. L'ex Bari ha dovuto alzare bandiera bianca prima del Lecce, quando Leonardo non l'ha nemmeno convocato. In Nazionale hanno cercato di capire se c'erano margini di recupero in vista della sfida alla Slovenia, ma il ragazzo non ha potuto nulla e, dopo un paio di giorni di ritiro, è tornato a Milano. Per curarsi, sperando di recuperare per il derby del 2 aprile prossimo.

Ecco, Milan-Inter è l'obiettivo di Ranocchia, anche se le sue parole non lasciano tranquilli i tifosi interisti. “Ho il ginocchio infiammato”, ha detto a Sky, “e valuteremo giorno per giorno. E' un po' di settimane che mi dà fastidio e, dopo la partita di Monaco, il dolore è aumentato. Spero di recuperare per il Milan e di scongiurare l'operazione”.

Facciamo ordine.
Nel gennaio 2010, in Fiorentina-Bari, Ranocchia subisce una grave distorsione al ginocchio destro, con parziale lesione del legamento crociato anteriore. L'operazione diventa necessaria e il talentuoso difensore, che fin lì aveva giocato un campionato strepitoso, deve dire addio a tutto il resto della stagione.
Nell'estate 2010, Ranocchia viene acquistato in comproprietà da Inter e Genoa: l'accordo prevede un suo approdo a Milano solo a partire dal giugno 2011, ma dopo il problema gravissimo di Walter Samuel, Branca e Moratti decidono di portarlo in nerazzurro con 6 mesi d'anticipo. Qualche settimana di ambientamento, e Ranocchia diventa un pilastro della difesa di Leonardo. Ma a febbraio, nel corso di Inter-Bayern Monaco, Ranocchia subisce un infortunio al ginocchio sinistro: la diagnosi parla di risentimento all'inserzione prossimale del legamento collaterale interno. Si teme almeno un mese di stop, e invece il ragazzo umbro torna in campo già tre giorni dopo a Genova, nel match vittorioso contro la Sampdoria. Un recupero lampo, dettato dall'emergenza più che dalla situazione clinica. Ranocchia gioca sul dolore, stringe i denti, ma sovraccarica fatalmente il ginocchio sano, il destro, quello già operato l'anno prima ai tempi del Bari.

Molto probabilmente, quindi, l'infiammazione di queste settimane deriva proprio da questa dinamica. Il problema, al momento, non è grave, visto anche il tentativo di recupero tentato dallo staff di Cesare Prandelli, ma potrebbe diventarlo. Bisognerà capire quale sarà la migliore strategia da attuare. In questi casi, le vie da percorrere sono solitamente due: una terapia conservativa o l'intervento chirurgico. Nel primo caso, Ranocchia concluderebbe la stagione regolarmente, cercando di limitare i danni il più possibile, ma con il rischio concreto di peggiorare la situazione; nella seconda delle ipotesi, il problema verrebbe risolto alla radice, verosimilmente con un intervento di pulizia al ginocchio sofferente (in questo caso il destro). In tal caso, però, Ranocchia darebbe l'arrivederci al campo di gioco alla stagione 2011/2012.

Dunque, non resta che valutare i reali rischi che corre l'articolazione in caso di prosecuzione del lavoro agonistico senza operazione. In seguito, sarà lo staff nerazzurro e, soprattutto, Andrea Ranocchia a decidere sul da farsi.

 

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