Inter esclusa dalla Champions? La ragione per cui non è possibile
L'esposto di Andrea Agnelli, presidente della Juventus, che chiede di tirare l'Inter fuori dalla Champions non porta particolari ripercussioni in casa nerazzurra. Il numero uno bianconero, evidentemente esaltato dalla disponibilità offerta dal Tnas a discutere della revoca dello scudetto 2006 - il che non significa che venga revocato -, come già riferito ieri ha chiesto all'Uefa anche che l'Inter venga esclusa dalla Champions League perché in base all'articolo 2.5 del regolamento Uefa "i club non devono o non devono essere stati coinvolti direttamente o indirettamente in nessuna attività volta ad aggiustare o a influenzare il risultato di una partita nazionale o internazionale". Regolamento chiaro, certo, che è già costato caro al Fenerbahce, ma forse il Giovin Signore dimentica che fu proprio la Uefa a richiedere una classifica per la stagione sportiva 2005/2006, quella stessa classifica che portò all'assegnazione dello scudetto 2006 all'Inter perché per le competizioni Uefa c'era bisogno di una graduatoria, prontamente fornita dalla nostra Federazione. Nessun pericolo, dunque, anche perché lo stesso Milan che era coinvolto nello scandalo di Calciopoli molto più dell'Inter specialmente all'epoca prese parte alla successiva Champions League, peraltro vincendola.
Questa richiesta da parte del signor Agnelli ha infastidito e seccato ulterioremente il presidente Massimo Moratti, come si legge dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, ma il numero uno nerazzurro per i motivi elencati sopra è assolutamente tranquillo e sereno su questo fronte come per gli altri. Moratti è tranquillo e si sente inattaccabile, sulla base di quanto gli hanno riferito i legali nerazzurri. Ma non rilascerà nessuna dichiarazione in merito, per non rendere il clima ancora più caldo. L'Inter, dalla sua parte, ha il fatto che nessuna sentenza è stata ancora emessa nei confronti dei nerazzurri. La base dell'offensiva juventina è fondata infatti su un provvedimento di archiviazione, quello di Palazzi, che non è un giudizio né una sentenza.
La Juventus ha spedito l'esposto alla Uefa il 2 settembre. Un testo di 24 pagine compilate dai suoi legali, guidati dall'avvocato Michele Briamonte. Una richiesta che, secondo quanto filtra dalla Federcalcio, è stata definita "una trovata anomala". Il tentativo da parte della Juventus incontra un ostacolo nel regolamento Uefa: non è possibile far scattare sanzioni per fatti precedenti al 27 aprile 2007. La norma, quindi, non è retroattiva. L'Uefa non ha ancora aperto nessuna indagine. Potrebbe farlo nei prossimi giorni, per poi chiudere subito la pratica. Non ci sono possibilità che possa essere accolto il ricorso della Juve, che sembra più una provocazione. La nuova legge, in vigore dal 27 aprile 2007, fu istituita proprio dopo Calciopoli, perché l'Uefa voleva evitare che si ripetesse il caso del Milan. L'Uefa avrebbe voluto escludere il Milan, coinvolto nei fatti di Calciopoli ma partecipante alla Champions. Coppa che poi in quell'anno fu pure vinta dai rossoneri. Da questa norma sono esclusi i fatti precedenti al 2007: il Porto infatti riuscì ad essere ammesso alla Champions 2008/2009 nonostante fosse coinvolto in fatti del 2003/2004.
Romano-Cannavale