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"Inter fuori dalla Champions": fantasie che creano solo tensioni

di Fabio Costantino

Ci risiamo. È bastato che il Tnas si dichiarasse competente a decidere sul ricorso bianconero contro il no della Figc alla sua richiesta di revoca dello scudetto 2006 all'Inter (con conseguente “non assegnazione" dello stesso), che alcuni organi di informazione, e in particolare uno di chiara fede bianconera, ricominciassero ad aizzare le tifoserie con titoloni quasi celebrativi. Entro una decina di giorni la commissione del Tribunale di Losanna valuterà la richiesta della società juventina ed emetterà la sua sentenza, che solo in un caso su tre potrebbe premiarla. Non solo, la suddetta testata (vittima evidentemente di quella che Mourinho definiva 'prostituzione intellettuale') va ben oltre e ipotizza addirittura l’esclusione dell’Inter dall’attuale Champions League, poggiandosi su un caso analogo occorso al Fenerbahçe, coinvolto in uno scandalo scommesse e il cui ricorso è stato respinto in favore del Trabzonspor, arrivato secondo nel campionato turco della scorsa stagione e prossimo avversario proprio dei nerazzurri in Champions League.

Le aspettative bianconere si basano sull’articolo 2.05 della Uefa: “Le squadre non devono o non devono essere state coinvolte direttamente o indirettamente in nessuna attività volta ad aggiustare o a influenzare il risultato di una partita nazionale o internazionale”. Pertanto, partendo da questo presupposto e sognando l’accoglimento della richiesta juventina da parte del Tnas, è facile lasciarsi trasportare dall’entusiasmo. Poco importa, sponda nerazzurra non ci si pone neanche il problema, che Agnelli sarebbe andato avanti con la sua crociata lo si sapeva da tempo, ma al di là della risposta del Tnas sulla competenza, non c’è nulla che lasci propendere per una sanzione ai danni dell’Inter, di una portata del genere poi. Che la Uefa sia particolarmente severa in situazioni che violano la lealtà sportiva non è un mistero, ma al momento non esiste alcuna base su cui il club di Corso Galileo Ferraris possa costruire la propria vittoria, al  di là di un ‘parere’ di un pubblico ministero, al quale non è stata fatta alcuna replica per assoluta impossibilità di procedere.

Ovviamente, in attesa del responso del Tnas, è lecito attendersi qualunque epilogo, ma appare improbabile che la Uefa possa escludere un club dalla Champions League per avvenimenti ancora da comprovare e mai giudicati giuridicamente, avvenuti tra l’altro 5 anni prima. La Uefa non ha mai messo bocca sullo scandalo di Calciopoli, ha lasciato che gli organi istituzionali italiani svolgessero le loro indagini ed emettessero delle sentenze, accolte senza batter ciglio. Per questa ragione l’Inter si è presentata alla Champions League 2006/07 con il titolo di campione d’Italia. Da questo precedente, più che da quello ‘fresco’ del Fenerbahçe, si può ipotizzare l’epilogo di questa vicenda. I turchi sono stati esclusi dall’attuale edizione del torneo pur senza una sentenza ai loro danni, ma il fatto che l’iter giuridico sia ancora in corso ed esista più di un motivo per credere nell’arrivo di una condanna per illecito sportivo, ha convinto la Uefa a fugare ogni dubbio in attesa della sentenza finale.

Nel caso dell’Inter, non esiste alcun procedimento in corso, il processo si è concluso da tempo e al momento è in corso solo il tentativo della Juventus di ottenere la ‘sua’ giustizia. Ne ha il diritto, ma questo non significa che otterrà qualcosa. Pertanto, invece di avanzare ipotesi fantasiose, certe testate dovrebbero limitarsi a valutare oggettivamente lo stato dei fatti, onde evitare di infervorare animi già fin troppo caldi. E chi spinge per l’esclusione dell’Inter dalla Champions League, ricordi il triennio 1994/98, quando il club di Torino è stato condannato per illecito sportivo (doping) ma nessuno ha messo in dubbio la sua partecipazione alla Champions League delle stagioni successive. Anche questo è un precedente interessante.
 

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