Inter Grassroots Program, Samaden: "Un regalo per Thohir. Murillo dimostra..."
Fonte: Dall'inviato ad Appiano Gentile, Marco Lo Prato
Al termine della presentazione del Grassroots Program al centro sportivo 'Angelo Moratti' ad Appiano Gentile, il direttore del settore giovanile dell'Inter Roberto Samaden si è intrattenuto con i giornalisti per rispondere alle loro domande:
Quanto c'è di Thohir in questo progetto?
"Sicuramente la spinta della società è orientata ad avere ogni anno 4-5 giocatori nella prima squadra. Oggi sono due anni che Thohir è presidente e ci fa piacere regalargli questo progetto. C'è tanto del dottor Moratti che ha dato il via a tutto e la spinta è ancora più forte. Rientra in linea con la volontà del presidente".
Con Mancini c'è sinergia con il settore giovanile.
"Uno dei nostri punti di forza è il collegamento con l'area tecnica all'interno della squadra, sia con Roberto Mancini che con Piero Ausilio c'è volontà e disponibilità di creare questo ponte difficile da fare in Italia senza le seconde squadre. Noi siamo però molto fortunati da questo punto di vista".
Dove nasce la necessità di realizzare questo nuovo progetto?
"La necessità nasce dal fatto di pensare sempre a cose nuove con i nostri progetti. Le affiliazioni le hanno tutti in Italia, tutte lo stesso tipo, che danno poco e permettono di ricevere poco. Ormai il corso dell'affiliazione è arrivato alla fine e grazie al lavoro di tutte le persone che sono con me abbiamo pensato a qualcosa di nuovo. Partiamo senza sapere dove arriveremo, con gli altri siamo arrivati in alto".
Moratti disse che il bello di Inter Campus era la sua unicità, poi ci si è trovati Murillo in prima squadra. E' un premio al progetto che nasce come sociale?
"Il dottor Moratti ha creato un progetto sociale vero e lo dimostra il fatto che un ragazzino che era al suo interno e che avrebbe potuto percorrere una strada legata allo scouting è entrato invece nel nostro club come un acquisto. Questo attribuisce un valore enorme a un sogno che il dottor Moratti ha portato avanti e ha permesso ai tifosi di vivere, perché è un progetto che entra nel cuore di ogni interista al di là di aspetti rilevanti come lo scouting e la selezione. Murillo è l'esempio che chiarisce come Inter Campus sia un progetto sociale e non qualcosa di mascherato da tale".