Inter-Juve, dieci motivi per una sfida speciale: da F. Melo ad Allegri vs Mancini
Fonte: Tuttosport
L’edizione odierna di Tuttosport dedica una lunga analisi al derby d’Italia, la gara che più di tutte le altre solletica la fantasia dei tifosi e accende la rivalità tra le parti. Il quotidiano stila una sorta di hit parade, una classifica con i dieci aspetti che infiammano il match ancora più del dovuto.
1. Chi perde paga - Vi diranno che è solo l’ottava giornata di campionato e che c’è tutto il tempo, ma chi perde domenica sera finisce nei guai. La Juventus si staccherebbe ulteriormente e diventerebbe complicato fare calcoli di rimonta scudetto. L’Inter non uscirebbe dal pantano in cui è entrata prima della sosta (sconfitta con la Fiorentina e pareggio con la Samp) trasformando la mini-crisi in una crisi reale, rialimentando il fuoco dei dubbi sul progetto manciniano. Magari non vale lo scudetto, ma può affossare il “nemico”.
2. Vendetta Felipe - L’amore non è mai riuscito a sbocciare fra Felipe Melo e la Juventus. Nelle due stagioni (Ferrara, Zaccheroni e Del Neri i suoi allenatori) trascorse a Torino, il brasiliano si è fatto più nemici che amici, anche nello spogliatoio dove i senatori non apprezzavano il suo atteggiamento aggressivo e l’approccio al lavoro. Da parte sua Felipao se l’è legata al dito e non ha certamente facilitato il mercato che lo riguardava. Non solo, con la maglia del Galatasaray è stato uno dei protagonisti della beffa di Istanbul, godendo più di tutti dell’eliminazione dei bianconeri. Qualche scintilla in campo non è neppure quotata.
3. Allegri & Mancini - Non si sono mai particolarmente amati. Quest’estate si sono scambiati le classiche scaramucce con cui si carica di responsabilità l’avversario: «La Juventus è la favorita per lo scudetto». «Mancini ha una squadra da scudetto e lui lo sa benissimo».
4. Risultato e occhiali - L’anno scorso Inter-Juve contava solo per l’Inter: con i bianconeri già campioni era partita l’irridente operazione “Gita a San Siro”, completata da una vittoria con la firma di Morata e l’esultanza un po’ Blues Brothers vestendo gli occhiali da sole caduti in campo a un tifosi interista.
5. La minaccia di Jo-Jo - «Juve, domenica ci sono e ti ho già ferita», ha avvisato spavaldamente Jovetic. Alla Juve qualcuno ha ricordato i tira-e-molla del timido montenegrino quando la Juventus voleva ingaggiarlo (sia ai tempi della Fiorentina che a quelli del City). Una storia d’amore inacidita malissimo.
6. Quel «mai» di Jesus - Ha fatto sorridere più d’uno, invece, la dichiarazione di Juan Jesus nei giorni scorsi: «Non firmerei mai per la Juve anche se è una grande società». La risposta è arrivata come un’onda sui social: «Stai sereno, Juan, nessuno ti metterà in difficoltà». Per lo meno non nel momento storico in cui la Juventus può vantare una delle migliori difese di sempre.
7. I nemiciamici - «Pogba? Mi piacerebbe giocare contro di lui, sarebbe la prima volta a questi livelli e poi si sente la rivalità tra Inter e Juve». Geoffrey Kondogbia ha lanciato il guanto di sfida all’amico e compagno di nazionale Pogba. Anche se nelle ultime convocazioni Kondogbia non è stato chiamato da Deschamps, Pogba sì. E il duello si fa ancora più piccante.
8. Le stelle sono tante - E’ la prima volta che la Juventus entra a San Siro sfoggiando le tre stelle sul petto. «Vorrei che la Juventus metta la terza stella prima che le milanesi mettano la seconda», desiderava Gianni Agnelli. Accontentato e domenica sera le punte di quelle stelle potrebbero stuzzicare l’orgoglio nerazzurro.
9. Ti disturbo? - Quest’estate si è perso il conto delle operazioni di disturbo sul mercato fra Inter e Juventus: da Icardi a Dybala, da Siqueira... Il bello è che alla fine hanno chiuso per Hernanes, ma se possono mettere il bastone fra le ruote altrui, non ci rinunciano.
10. La profezia - «Quando si batte la Juve poi si vince lo scudetto. L’ultima volta è accaduto nel 2010 e poi sappiamo cosa è successo...». L’ex patron interista Massimo Moratti ha lanciato il pronostico-profezia e c’è qualcuno che se l’è segnato. Da entrambe le parti...