Inter, Milan e le nazionali: perché a rimetterci è soprattutto Leonardo
Mancano dieci giorni al fatidico 2 aprile, giorno in cui Inter e Milan si daranno battaglia per la conquista della vetta di classifica, ma si può dire con certezza che il derby sia già iniziato. Non sul campo, ovviamente, ma almeno a parole sì. Fastidiosa come non mai è giunta la sosta per le partite più o meno ufficiali delle nazionali. Le varie rappresentative saranno impegnate in gare valevoli per qualificazioni a tornei continentali, ma anche in tante (troppe?) amichevoli. Le due milanesi, come blasone impone, hanno tanti convocati, ma dire che Leonardo e Allegri avranno gli stessi problemi nel preparare la stracittadina è una grossa bugia.
Veniamo al punto. Anzi, ai due punti.
PRIMA DIFFERENZA. L'Inter avrà fuori ben 17 elementi, al contrario dei 12 del Milan. Uno scarto notevole, visto che 5 giocatori rappresentano mezza squadra. Senza contare il fatto che molti tra i nerazzurri non sono europei, e quindi dovranno affrontare viaggi molto più lunghi rispetto ai colleghi rossoneri. Ma questo è un nostro 'problema'.
SECONDA DIFFERENZA. La qualità degli assenti. Questo è il dato più allarmante per Leonardo, e che fa capire l'estrema diversità tra le due schiere di convocati. Se da un lato il tecnico brasiliano avrà fuori ben 12 potenziali titolari (Julio Cesar, Maicon, Thiago Motta, Pazzini, Ranocchia, Cambiasso, Zanetti, Sneijder, Chivu, Stankovic, Eto'o e Pandev), dall'altro l'allenatore livornese non potrà disporre solo di quattro elementi fondamentali (Thiago Silva, Van Bommel, Cassano e Boateng). Tutti gli altri (Yepes, Merkel, Emanuelson, Didac, Strasser, Papasthatopoulos e Oduamadi) sono riserve, così come lo sono Obi, Mariga, Kharja e Nagatomo per Leo. Fuori dal discorso restano Lucio e Ibrahimovic, i due squalificati.
Da questa semplicissima analisi si può comprendere perfettamente la diversa incidenza che questa 'maledetta' sosta avrà sulla preparazione del derby. Il discorso di Massimo Moratti “tanto ci siamo abituati” resta valido, ma non possiamo nascondere il fatto che Allegri, in questi giorni, potrà avere con sé a Milanello quasi tutti i titolari a disposizione (Abbiati, Abate, Nesta, Antonini, Flamini, Gattuso, Robinho e Pato, seppur malconcio), mentre Leonardo, di potenziali titolari, non ne avrà alcuno.
La speranza è di riaverli almeno integri.