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Inter-Novara, guida tattica: Forlan e difesa old style, per non sbagliare

di Christian Liotta

Diciassette anni possono essere un'eternità come un attimo. Tanti ne sono passati dall'ultima volta che Claudio Ranieri ha incrociato le armi con Emiliano Mondonico: accadde in un Fiorentina-Atalanta del febbraio 1997, terminato 0-0. Tanta acqua è passata sotto i ponti, tante storie hanno vissuto i due, ma soprattutto il secondo, in mezzo, ha dovuto sostenere e vincere una battaglia importantissima, quella per la vita. Ed è bello riabbracciare oggi il Mondo, combattente nato, che torna a San Siro nel tentativo di compiere un'impresa che consenta al suo Novara di mettere un altro mattoncino nella corsa disperata alla salvezza. Ma l'ex tecnico del Toro, oggi, avrà a che fare con un'Inter determinata più che mai a cancellare gli ultimi, grigi risultati e riprendere la marcia verso il terzo posto.

SI VA A... CACHA - La prima, importantissima chiave di lettura del match ha un nome e un cognome ben precisi: Diego Forlan. Questa più che mai potrebbe essere la giornata dell'attaccante uruguayano, che finalmente dopo una stagione contraddistinta da troppi guai ha finalmente la chance giusta a disposizione per poter dare una svolta a questa annata. Del resto, con Pazzini convocato ma colpito da una forma influenzale, Ranieri sembra orientato con decisione ad inserire dal primo minuto il Cacha. Forlan che rappresenterà il perno di un attacco che potrebbe tornare all'assetto 1+2 con Sneijder restituito alla sua posizione originaria, alle spalle del tandem sudamericano che vedrà anche Diego Milito, fermatosi nella sua striscia gol nella disfatta di Roma, dove però alla fine l'unico lampo nerazzurro è stato il suo.

NOVITA' IN SERBO - Per quante volte abbiamo sentito la storia di Thiago Motta? Tante. Ma ormai l'italo-brasiliano ha preferito altri lidi, e allora, ecco che oggi, per ovviare alla sua assenza, Ranieri potrebbe optare per un altro suo 'pupillo', o almeno così ha fatto capire ieri in conferenza stampa a proposito di Dejan Stankovic: anche il serbo finalmente torna in pista dopo la lunga sosta, e anche per lui potrebbe esserci pronta una maglia da titolare, in compagnia di Cambiasso e uno tra Poli e Obi, con favorito il veneto la cui freschezza potrebbe essere una delle leve più importanti di questo delicato momento stagionale.

LUCIO, ORA SVEGLIATI - Anche se oggi, più di tutti, a dover dare una risposta concreta saranno i difensori. Perché quegli otto gol in due partite, conditi da un numero eccessivo di disattenzioni, hanno fatto saltare la mosca al naso a più d'uno. E contro i piemontesi, purtroppo, si dovrà anche fare a meno di Walter Samuel, fermo per infortunio e rimpiazzato probabilmente da Cordoba. Difesa quindi sotto la lente di ingrandimento, su tutti il brasiliano Lucio, che tra Palermo e Roma ha dato inquietanti segnali di regressione. Si diceva fosse l'assenza del fido compagno Samuel col Palermo ma all'Olimpico le cose sono andate anche peggio. Lui è un tipo esperto, sa di essere un elemento di valore, ora deve darsi una mossa. Lui come tutto il reparto arretrato, che solo fino a poco tempo fa dava l'impressione di avere ritrovato un'idea di solidità.

AGGRAPPATI ALL'AIRONE - Difesa che non potrà permettersi passi falsi al cospetto di uno dei più fragili attacchi del campionato, appena 19 gol segnati in 23 partite, e che non avrà nemmeno Mascara fermo per un problema muscolare. La gara di andata con quel rocambolesco 3-1 è un lontano ricordo per tutti, da quel giorno il Novara ha raccolto la miseria di nove punti, e oggi prova ad affidarsi ad un elemento che in passato ha saputo fare male all'Inter, quell'Andrea Caracciolo che presumibilmente sarà l'unico alfiere offensivo dei biancoblu, che però al momento sta vivendo una fase grigia in zona gol. Toccherà a Marco Rigoni, che in quella sera al Piola visse la sua favola, provare a lanciarlo, e a Samir Ujkani cercare di blindare la porta.

Una partita da non sbagliare, ovviamente evitando di partire con l'idea di aver già vinto. Ma le risposte da dare a tanti sono tante, e soprattutto l'Inter dovrà senz'altro partire da questa gara per iniziare al meglio un ciclo di partite casalinghe che si preannuncia sostanzialmente favorevole. I passi falsi sono banditi, specie a San Siro.
 


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