Inter, ora è questione di motivazioni: 270' per riprendere la Champions
Modo peggiore per chiudere il mese di aprile, quello che sostanzialmente indirizza i destini di una stagione, probabilmente per l'Inter non poteva esserci: alla sconfitta nella gara con la Juventus, infatti, si sono aggiunte le vittorie della Roma nel pomeriggio di sabato contro il Chievo e soprattutto quella esterna della Lazio contro il Torino, che porta le due capitoline a braccetto a 70 punti, 4 in più dei nerazzurri, un distacco che a tre giornate dalla fine appare come una salita ardua da scalare. Eppure, in questo campionato che di settimana in settimana si è divertito a darci sentenze ogni volta diverse, forse per gli uomini di Luciano Spalletti un piccolo spiraglio per sperare nell'impresa c'è, anche se il destino non è più solo nelle loro mani ma anche in quello delle dirette concorrenti, che a loro volta dovranno incrociare avversarie che potranno avere motivazioni più o meno importanti. Proviamo a fare un piccolo punto:
ROMA (P. 70) - Probabilmente è la squadra più 'al sicuro': il prossimo impegno contro un Cagliari uscito mortificato da Marassi sulla carta non dovrebbe causare grattacapi ad una compagine giallorossa che ora sarà concentrata nel tentativo di rimonta disperato nei confronti del Liverpool nella semifinale di ritorno di Champions League. Poi arriverà all'Olimpico la Juventus, che forse avrà già cucito sul petto il 34esimo scudetto oppure cercherà proprio in quel match la certezza aritmetica. Ultima di campionato a Reggio Emilia contro il Sassuolo che potrebbe essersi già intascato la permanenza in Serie A (può bastare anche un punto).
LAZIO (P. 70) - Ad attendere i biancocelesti prima dello scontro diretto contro l'Inter del 20 maggio due avversarie dagli obiettivi opposti e che al tempo stesso sono in piena corsa per entrambi i traguardi: prima l'Atalanta, impegnata nel confronto con Milan e Sampdoria per un posto che vale l'Europa League, poi il Crotone che si sta giocando la permanenza in Serie A e che la settimana prima sarà atteso dallo spareggio contro il Chievo. A guardarli così, sembrano gli impegni più difficili, anche se la squadra di Simone Inzaghi ha abituato ed è abituata a ragionare da grande; l'incognita semmai è rappresentata dalla reazione all'assenza del proprio trascinatore Ciro Immobile, fermato da un problema muscolare.
INTER (P. 66) - La prossima gara vede i nerazzurri impegnati sul terreno di Udine, contro un'Udinese in cerca disperata di punti che le garantiscano la salvezza specie dopo aver visto sfumare una vittoria pesantissima a Benevento. Se i bianconeri friulani, ora sotto la guida di Igor Tudor, sono stati capaci di infliggere il primo stop in campionato ai nerazzurri, è altrettanto vero che l'Inter negli ultimi anni in Friuli ha sempre vinto e sul piano tecnico e morale sembra comunque averne di più delle zebrette. Alla penultima, la sfida col Sassuolo, che magari la settimana prima con la Sampdoria potrebbe aver ottenuto un risultato che gli garantirebbe la permanenza in A ma abituato negli ultimi anni ai dispetti in casa dell'Inter.
Il tutto fino all'atto finale dell'Olimpico: che può essere uno spareggio ad altissima tensione come una semplice passerella di fine stagione coi destini di Lazio e Inter già segnati. La retta d'arrivo è ormai imbeccata, l'Inter parte qualche metro indietro ed è chiamata a tirar fuori tutte le riserve di energia a disposizione e a far valere soprattutto le proprie motivazioni. Dimenticando anche l'evenienza che tutto questo rischia purtroppo di non bastare.