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Inter pazzesca, ribalta con grinta e carattere la partita e va ai quarti!

di Domenico Fabbricini

MONACO (dall’inviato) – Chi soffre di coronarie avrà fatto bene a non assistere a Bayern Monaco – Inter. Una partita incredibile, bellissima, pazza come solo l’Inter può essere, che sembrava in discesa per il Bayern e che invece nel finale ha premiato la maggiore determinazione dei nerazzurri. E’ stata la partita di Eto’o, mostruoso e capace di decidere quasi da solo la partita (gol e due assist), ma è stata anche la partita di Pandev, autore del gol qualificazione. E la partita del carattere, perché questa squadra ne ha eccome. Dopo un primo tempo disastroso soprattutto in difesa, la squadra ha saputo ricompattarsi e con calma e grinta è riuscita a risalire la china: pareggio e poi gol qualificazione! Non ha sbagliato nulla l’Inter nella ripresa, un’altra partita rispetto a un primo tempo in cui il Bayern aveva fatto a pezzetti l’Inter.

DIFESA DISASTRO - Eppure sembrava essere durata solo una ventina di minuti l’illusione dell’Inter di riacciuffare una partita che dopo solo due giri di orologio si era messa tutta in discesa con il gol di Eto’o, bravo a beffare in velocità Kraft. E invece la serata ‘no’ di Julio Cesar ha in un attimo cambiato l’inerzia della partita: evidente l’errore in occasione del pari di Gomez, al quale non è sembrato vero che quella palla facile facile da controllare dopo il tiro di Robben sfuggisse al portierone nerazzurro; meno marcata l’indecisione sulla rete del 2-1, quando forse ingannato dal tocco di Lucio è uscito in ritardo su Muller che è riuscito ad anticipare il portiere con un bel tocco sotto. Da quel momento l’Inter, che pure aveva cominciato col piglio giusto la gara, ha lentamente arretrato sempre più il proprio baricentro finendo per farsi schiacciare dalle rapidissime e imprevedibili avanzate di Ribery, Robben e company.
L’uno-due bavarese deve aver evidentemente stordito i nerazzurri che più di una volta sono andati inspiegabilmente in bambola rischiando di capitolare definitivamente, salvati solo dalla fortuna o da un Julio Cesar desideroso di riscatto. Una difesa davvero al di sotto della media per l’Inter proprio nella serata più importante.

LA SCOSSA DI ORGOGLIO - Nella ripresa Leonardo capisce che per cercare di segnare i due gol qualificazione occorre osare di più e tenta il tutto per tutto: fuori Stankovic, dentro Coutinho trasformando la squadra in un 4-2-1-3 con Coutinho, Pandev ed Eto’o ad agire in attacco. Il cambio dà i suoi frutti perché al 63’ Sneijder suona la carica per i suoi e con un preciso bolide da fuori area fa 2-2 infilando la sfera nell’angolino. Esplode lo spicchio dedicato ai tifosi dell’Inter, la truppa di Leo c’è e ora crede nell’impresa. Pandev sfiora il 3-2 al 67’, poco dopo Van Gaal toglie Robben, tra i più attivi, per inserire Altintop. L’Inter prova a premere e guadagna qualche metro, il Bayern col passare dei minuti perde un po’ di lucidità pur restando pericolosissimo soprattutto quando prende palla Ribery, ma Leo deve aver strigliato i suoi difensori nell’intervallo visto che il francese non riesce quasi mai a passare.

L’Inter ora ci crede, all’80’ Eto’o fa tutto benissimo, entra in area, serve dietro l’accorrente Sneijder, il suo tiro sembra destinato alla rete ma incoccia la schiena di Pandev, sfortunatissimo a salvare la porta bavarese. Sembra una squadra trasformata ma serve ancora un gol. Negli ultimi 5 minuti entra anche Nagatomo al posto di Chivu per provare a dare una spinta ulteriore su una fascia, quella sinistra, dalla quale sono nati i pericoli principali per il Bayern. E proprio dalla sinistra, proprio quando nessuno sembrava più crederci, arriva il miracolo: Eto’o ancora mostruoso, si frappone tra la palla e l’avversario, protegge la sfera, serve Pandev che di sinistro infila sotto la traversa. Si sente un urlo lontano ma chiaro, deciso, l’urlo delle migliaia di tifosi dell’Inter accorsi fin qui per assistere a una rimonta pazzesca. La rimonta dell’orgoglio, della voglia, di una squadra che non si arrende mai.

E’ tarda sera quando l’Allianz Arena illumina di un rosso fuoco il cielo di Monaco, ma per una sera non è il rosso del Bayern ma il rosso del fuoco che arde nel cuore degli eroi in maglia nerazzurra. L’Inter passa il turno, e porta avanti l’orgoglio del calcio italiano.
 


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Lunedì 16 dicembre