Inter-Trabzonspor, le chiavi tattiche: sarà solo una questione numerica?
Esordio di fuoco per Gian Piero Gasperini, al suo primo match di Champions League in carriera. L'ex tecnico di Genoa e Crotone è chiamato all'immediato riscatto dopo il pesante ko di Palermo. L'avversario è il Trabzonspor, eliminato al terzo preliminare dal Benfica e riammesso successivamente per l'esclusione legale del Fenerbahçe.
LA TATTICA - “Difesa a 3 o a 4? Non è questo il problema, e poi dipende anche da come si schiera la squadra avversaria. Ho sempre detto che contro un attaccante ci disporremo con 4 in linea, mentre contro due punte utilizzeremo i 3 centrali”. Così Gasperini ieri in conferenza. Ergo: stasera vedremo l'Inter che tanto piace ai tifosi nerazzurri, cioè quella con quattro elementi dietro. Sarà così, perché il Trabzonspor utilizzerà un abbottonato 4-4-1-1, almeno stando alle notizie che ci giungono da fonti vicine al club di Trebisonda. Difesa a 4, ma davanti resta il tridente: “Pazzini con Milito? Sì, in alcune situazione possono coesistere. Ma sono due grandi prime punte, e io prediligo giocare solo con un attaccante centrale”. Più chiaro di così...
E allora sarà 4-3-3: Julio Cesar; Jonathan, Lucio, Samuel, Zanetti; Stankovic, Cambiasso, Obi (Alvarez); Zarate, Milito (Pazzini), Sneijder.
GLI AVVERSARI - Come detto, i turchi arriveranno al Meazza belli chiusi e abbottonati, nonostante il clima tipicamente estivo che non vuole proprio lasciare il capoluogo lombardo. Senol Gunes, squalificato, piazzerà i suoi con un arroccato 4-4-1-1: Tolga; Celustka, Giray, Glowacki, Cech; Serkan, Colman, Zokora, Sapara (Alanzinho); Halil Altintop; Paulo Henrique (Vittek). Rispetto al match di campionato (1-1 sul campo del Manisaspor), Gunes non potrà contare sugli squalificati Burak Yilmaz (la stella della squadra) e Mierzejewski. Out pure gli indisponibili Tayfun Cora, Baris Atan, Baris Ozbek, Pawel Brozek e Onur Kivrak. Fuori lista Uefa Volkan Sen: preso dal Bursaspor a inizio settembre, il nazionale turco aveva già disputato il playoff di Europa League contro l'Anderlecht. Un po' come Forlan...
I PERICOLI - Senol Gunes è quello che portò la Turchia al terzo gradino del podio nel Mondiale nippo-coreano del 2002: non stiamo parlando di uno sprovveduto. Gunes sa come attaccare l'Inter e, per questo, sta preparando un Trabzonspor molto coperto e rapido nelle ripartenze. Ripartenze che a Palermo hanno fatto malissimo. In campo andranno cinque difensori di ruolo e due mediani: in totale, sette giocatori che prediligono la fase difensiva. E davanti gente rapida che si esalta negli spazi larghi. Attenzione a Robert Vittek, che castigò l'Italia di Lippi in Sud Africa: dovesse giocare lui, sarebbe un pericolo in più in area nerazzurra.
DOVE COLPIRE - Centrocampo robusto e attacco di valore (anche se l'assenza di Burak Yilmaz è pesantissima). Il punto debole del Trabzonspor sta nella difesa. Glowacki e compagni non sono fulmini di guerra, tutt'altro. Il reparto arretrato di Senol Gunes è molto perforabile, sia centralmente che sulle laterali. Un'Inter convinta e veloce potrà fare danni irreparabili senza eccessivi sforzi.
OCCHI PUNTATI SU... Wesley Sneijder. Interessante sarà capire se, nel possibile 4-3-3 (salvo partire con un 4-3-1-2 a lui più consono), l'olandese si troverà a suo agio come esterno sinistro d'attacco. In carriera Wesley ha già ricoperto tale posizione, soprattutto con la maglia della Nazionale olandese (se lo ricorda bene Roberto Donadoni, al primo match di Euro2008). A Palermo, alto a sinistra nel 3-4-3, Sneijder ha fatto piuttosto bene. Ancor meglio dovrebbe fare con meno compiti di ripiego. Stesso discorso per Mauro Zarate: la partita verrà presumibilmente condotta dall'Inter, e l'argentino non dovrà sfiancarsi in lavoro difensivo. Almeno si spera.
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